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Publiacqua, ok del giudice al patto sulla Multiutility

Nel braccio di ferro fra soci la spunta la parte pubblica contro i privati "Legittima la procedura adottata nell’interesse della società"

FIRENZE

Il braccio di ferro sulle acque lo vincono i soci pubblici di Publiacqua, riuniti sotto il nome di Acqua Toscana. Il giudice del tribunale di Firenze, sezione imprese, Niccolò Calvani, ha rigettato il ricorso del socio privato Acque Blu Fiorentine Spa (detiene il 40% delle azioni) che aveva l’obbiettivo di annullare la convocazione dell’Assemblea di Soci di Publiacqua Spa, chiamata a discutere e pronunciarsi su importanti punti all’ordine del giorno propedeutici alla costituzione della Multiutility Toscana. Il giudice ha revocato il decreto del 25 giugno scorso, quello con cui il tribunale aveva inibito a Publiacqua di tenere l’assemblea il giorno successivo.

"Il Tribunale - si legge in una nota di Acqua Toscana -, ha in maniera chiara riconosciuto la correttezza dell’operato della scrivente società e la legittimità di tutti gli atti che hanno portato alla convocazione del CdA chiamato a deliberare in merito alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa sull’affidamento di uno studio di fattibilità sulla Multiutility. E’ stata inoltre disposta condanna per il ricorrente a rifondere a Publiacqua Spa e ad Acqua Toscana Spa l’addebito delle spese del procedimento". La contesa si era innescata con la convocazione di un cda avente ad oggetto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la multiutility. Il passo successivo è stato la votazione del piano strategico che, secondo Acque Blu Fiorentine che avrebbe messo i privati in una posizione di stallo, contraria ai propri interessi. Ma secondo il giudice, la procedura adottata è legittima, e sarebbe stata la più vantaggiosa per Publiacqua, che, di fronte a un dissenso fra soci che il il tribunale ha definito "inconciliabile", bene fece a convocare un’assemblea anche in assenza del socio privato e giungere alla fatidica deliberazione.

"Accogliamo con rispettosa soddisfazione la decisione del Tribunale, che ha riconosciuto la totale correttezza e trasparenza nell’operato dei soci pubblici e del Presidente Lorenzo Perra, oltre alla legittimità di tutti gli atti orientati all’esclusivo vantaggio dell’interesse di Publiacqua - dichiara l’Amministratore di Acqua Toscana Simone Faggi -. Auspichiamo ora che dopo questo chiaro pronunciamento, Acque Blu Fiorentine e i suoi azionisti Acea S.p.A., Suez Environnement S.A., MPS S.p.A., possano cambiare atteggiamento rispetto ad un percorso di crescita e di reale rafforzamento della società, che consenta di poter realizzare nuove efficienze e maggiori investimenti ad esclusivo vantaggio della qualità del servizio reso ai nostri clienti, anteponendo l’interesse di Publiacqua e del territorio toscano a quello dei singoli azionisti".

ste.bro.