
Indagine lampo della sezione Falchi della squadra mobile di Firenze
di Pietro Mecarozzi
Alle 11 e 20 di mercoledì mattina è entrato nel negozio di ’Manga’ in via Gordigiani con un coltello (appena acquistato) di una decina di centimetri. In testa un casco integrale. Poche le parole pronunciate: "Non succede niente", ha detto alla giovane commessa presente. Le ha poi puntato la lama contro e obbligata a sdraiarsi, pancia a terra, dietro il bancone. Quindi ha afferrato dieci scatole di carte di Pokemon da collezione, per un valore totale di circa 1400 euro, e infilate nella busta gialla dell’Esselunga che portava con sé. Poi è uscito. Il tutto in un minuto e mezzo.
Momenti di paura in zona Novoli. La ragazza ha subito dato l’allarme. Sul posto è arrivata una volante di via Zara. Sono state subito acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza interne del negozio. Mentre la ragazza, sotto choc, ha rifiutato le cure mediche. "Ho avuto molta paura, ho chiuso gli occhi e aspettato che tutto finisse", chi ha raccontato ieri la giovane.
Il caso viene preso in mano dalla sezione ’Falchi ’ della Squadra mobile. Vengono subito acquisite i video delle telecamere della città e raccolte le testimonianze dei commercianti della strada. La rapina è avvenuta in pieno giorno. E l’uomo ha lasciato dietro di sé una scia di indizi.
Grazie a un’indagine lampo, gli agenti riescono a risalire al percorso fatto dall’aggressore e risalgono alla sua identità. Nel giro di qualche ore dalla rapina, i Falchi di via Zara arrestano un 40enne fiorentino. In casa gli ritrovano i pacchi di carte Pokemon ancora nel cellophane, che vengono restituiti al proprietario del negozio.
Incensurato, l’uomo – finito a Sollicciano – sarebbe un cliente abituale del negozio nel mirino. Un intenditore di carte Pokemon (che negli ultimi tempi sono salite alla ribalta nel mondo dei collezionisti) che, per motivi ancora da chiarire, avrebbe compito un gesto avventato solo per impossessarsi di alcune figurine rare.
Colpo grosso, invece, in zona Careggi. In via Guglielmo Jervis, dopo alcuni giorni fuori, due residenti sono rientrati in casa trovandola la porta d’ingresso senza mandate. Una volta dentro la coppia ha trovato la cassaforte della cameretta tagliata a metà: con un ammanco di circa 10mila euro di gioielli e monete d’oro. Sul posto, inoltre, veniva rinvenuto un flessibile utilizzato per lo scasso, sottoposto poi a sequestro. Sul posto anche la scientifica.
Nel mirino dei ladri anche un negozio in via Senese, zona Galluzzo. Nella notte tra mercoledì e giovedì, dei ladri, usando il chiusino di un tombino, hanno spaccato la porte d’ingresso del locale, portando via la cassa – ritrovata la mattina dal proprietario in via Malavolta – dalla quale sono stati prelevati circa 150 euro.
Stessa sorte per un ufficio in via Sandro Pertini. Dove è stata divelta una porta scorrevole e forzata la cassaforte portatile. Bottino, questa volta, di 150 euro.