PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Qf, doccia gelata per gli operai: "Avviata un’altra procedura per il licenziamento collettivo"

Un messaggio delle Rsu informa i lavoratori rimasti: "In corso le valutazioni sindacali e legali". A breve verrà convocata un’assemblea plenaria. E non si fermano le rivendicazioni delle tute blu.

Una nuova procedura di licenziamento collettivo nei confronti dei lavoratori ex Gkn, oggi Qf. Si tratta di un’altra doccia gelata, l’ennesima in questa lunga e intricata vicenda. Ad annunciarla è stato un messaggio che la Rsu ha inviato ieri agli operai rimasti, comunicando che nella giornata di "venerdì 10 gennaio l’azienda Qf ha informato le organizzazioni sindacali di avere avviato le procedure per il licenziamento collettivo in base alla legge 223/91. Sono in corso le valutazioni sindacali e legali, nei prossimi giorni verrà convocata assemblea plenaria".

Un tam tam iniziato nel primo pomeriggio e sul quale sia le organizzazioni sindacali, interpellate subito dopo essere venute a conoscenza di questo messaggio, sia le istituzioni hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Bocche cucite anche dalla stessa Rsu ex Gkn, a sua volta interpellata per avere delle delucidazioni in merito. Fatto sta che questa è la terza procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda nei confronti dei lavoratori: la prima nel 2021, subito dopo l’arrivo della ‘famosa’ mail, nel mese di luglio, alle allora 422 tute blu con la conseguente messa in liquidazione dell’azienda; la seconda alla fine del 2023 (i licenziamenti sarebbero dovuti partire nel gennaio del 2024). Ma in entrambi i casi il Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso presentato da Fiom-Cgil per condotta antisindacale per il ritiro dei licenziamenti degli operai il cui numero è comunque diminuito con il passare del tempo e che oggi sarebbero un centinaio.

Prima di ieri, l’ultimo capitolo, fra quelli di rilievo – in una vicenda che, dopo quattro anni e numerose ‘battaglie’ da parte degli ex dipendenti Gkn sembra essere lontana dalla sua soluzione –, era stato scritto invece la scorsa estate, anche allora con un’informativa che annunciava l’apertura di una nuova procedura di licenziamento collettivo. Poi non se ne è fatto di niente.

Nel frattempo continuano le rivendicazioni degli operai, senza stipendio da gennaio 2024: rabbia e determinazione per andare avanti non mancano, oltre all’orgoglio di mettere l’accento su una mobilitazione che in questi ormai quasi quattro anni non si è mai fermata. Anche se ogni giorno che passa la situazione si fa sempre più complessa e difficile da risolvere. E, in tutto questo, sull’ipotetica, nuova procedura di licenziamento collettivo, ci sono alcuni lavoratori che parlano di "un bluff per allungare i tempi. Se volevano licenziare davvero, si sarebbero rifatti alla legge 234/21 come imposto dal giudice". C’è poi anche il problema di chi si è licenziato da tempo e non ha visto ancora un centesimo delle spettanze, del trattamento di fine rapporto e delle ferie residue non pagate.