Trapani, 23 settembre 2023 – Massimo Pieraccini vive a Firenze e lo chiama “il dono”, senza enfasi, normalmente, quasi timidamente, quest’uomo attorniato dal suo gruppo di volontari, in giro per il mondo affrontano i problemi della burocrazia, delle attese, i minuti contati nella solitudine degli aeroporti, firme, nulla osta degli ospedali e dei ministeri del paese di origine e di destinazione, aerei, treni, bus, taxi documenti da firmare e la preziosa “scatola”, uno speciale contenitore isotermico che contiene il vero dono della vita consegnato con un sorriso, un lampo negli occhi tra sconosciuti....e anche questa è fatta! Ma oggi Massimo ci racconta una storia, bella perché ha un lieto fine, che vede coinvolto il “dono”, persone, sconosciuti che scoprono di essere fratelli genetici, passando da momenti tristissimi come lame d’acciaio che ti trafiggono il cuore quando ascolti la sentenza che non ti dà speranza e poi la gioia, incontenibile, nel ricevere il dono.
Al Cinema Teatro Ariston di Trapani, l’anteprima di " Valeria un dono del Cielo", che vede come protagonista principale Valeria Favorito, una ragazza nata ad Erice che all’età di 11 anni si è ammalata di leucemia mieloide acuta, salvata grazie alla donazione del midollo osseo di Fabrizio Frizzi. Il papà Luciano ha fortemente voluto raccontare la vita di Valeria in un docufilm per la regia di Enrico Pollari. Non a caso, le riprese sono state fatte proprio tra Trapani - città originaria della famiglia Favorito - e Verona. Tutto parte da un incontro tra il padre di Valeria, Luciano Favorito ed Enrico Pollari, noto fotografo trapanese che è stato anche regista e produttore di altre pellicole molto apprezzate dalla critica. Tra loro nasce una grande amicizia e poi il desiderio di raccontare la vita di Valeria ma soprattutto il suo coraggio e la sua forza.
Dopo mesi di riprese e di lavorazione finalmente il film è pronto ed è stato proiettato in anteprima a Trapani, oltre ovviamente a Valeria Favorito, al papà Luciano e il regista Enrico Pollari erano presenti tutti i principali componenti del cast, tra cui il fiorentino Massimo Pieraccini, fondatore e direttore del Nucleo Operativo di Protezione Civile - Logistica dei Trapianti, associazione nata a Firenze 30 anni fa, che oggi conta un centinaio di volontari, e la cui attività principale a livello mondiale, a seconda di dove vengono trovati i donatori, è il trasporto del midollo osseo da utilizzare per trapianto salvavita per gli ammalati di leucemia. In questa pellicola Pieraccini è stato chiamato per interpretare sé stesso nell’esecuzione del prezioso lavoro del trasporto di midollo osseo.
Questa volta è stata finzione ma tantissimi sono stati i trasporti salvavita realizzati da Massimo Pieraccini: «Negli ultimi mesi è stato effettuato un dono più significativo: il midollo di un donatore italiano per salvare una donna russa affetta da leucemia. Con una guerra ancora in corso ed enormi difficoltà logistiche nell’organizzare la missione abbiamo dimostrato che la solidarietà umana può vincere sempre – commenta Nicoletta Sacchi, direttore IBMDR, l’organismo istituzionale italiano che gestisce la ricerca dei donatori su scala mondiale -. Malgrado scioperi e guerre il trasporto del “dono” è stato portato a compimento da Massimo Pieraccini, presidente e fondatore del Nucleo operativo di Protezione civile logistica dei trapianti (insignito dal Presidente Mattarella del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana), dimostrando ancora una volta che la solidarietà non conosce né limiti, né confini».
Commenta Pieraccini “E’ stata una bella emozione rivedersi in un film, ma Enrico Pollari ha saputo guidarmi con la semplice sapienza dei grandi professionisti, io ho messo tutto il mio impegno e mi sembra che esca un bel messaggio di quanto sia importante la donazione, e sono contento che questo evento sia proprio nella settimana nazionale della donazione di midollo, in cui ADMO sta realizzando nelle piazze Italiane una serie di eventi per trovare nuovi potenziali donatori da inscrivere nella banca dati Italiana gestita da IBMDR”. Oggi anche Valeria si dedica alla ricerca di nuovi donatori e alla ricerca fondi da devolvere all’ospedale dove è stata curata per l’erogazione di borse di studio a giovani ricercatori.