LUCA
Cronaca

Quando l’amministratore non va bene

Luca

Santarelli

Nel nostro condominio l’atteggiamento dell’amministratore inizia a non piacerci, almeno ad una parte di noi. In primo luogo ogni anno lui rimane in carica senza comunicarci niente, rimane in ufficio. In secondo luogo i bilanci si leggono assai male, quest’anno il bilancio consuntivo è lievitato rispetto al preventivo di un buon 40% e a voce ci ha detto “purtroppo il gas è costato di più”. Non meriteremmo un pochino più di chiarezza? cosa prevedono le norme?

Da quanto si capisce l’amministratore viola diverse norme di legge, andiamo per gradi. Secondo l’art. 1129 comma 14 c.c. l’amministratore all’atto della nomina e di ogni suo rinnovo deve specificare in modo analitico i propri compensi. Questo può avvenire per verbalizzazione in assemblea o mediante un foglio separato, cosiddetto preventivo o prezzario. L’importante che quanto detto ci sia e in modo chiaro (questa la volontà del legislatore). Se ciò non accadesse la nomina eo il rinnovo sarebbero radicalmente nulli. Tale nullità può essere rilevata da chiunque abbia interesse, anche da coloro che hanno espresso voto favorevole. Anche per il secondo aspetto l’amministratore ha omesso di osservare delle precise norme di legge (art. 1130 bis c.c.). Infatti da ormai 10 anni allegato al bilancio ci deve essere una nota sintetica esplicativa, ovvero una sintesi di ciò che è successo nell’anno. Tale nota sintetica esplicativa è assai importante laddove, come nel vostro caso, i prezzi delle forniture si siano di discordati molto tra il preventivo e il consuntivo. La mancata allegazione, in ogni caso, determina l’invalidità del verbale. Per inviare quesiti: [email protected]