FIRENZE
Cronaca

Quante nostalgie dietro quei pedali. Firenze e la scia che si perde nel 1870

Volti e nomi dei ciclisti che hanno scalato le salite cittadine arrampicandosi sulla vetta della storia

Quante nostalgie dietro quei pedali. Firenze e la scia che si perde nel 1870

Quante nostalgie dietro quei pedali. Firenze e la scia che si perde nel 1870

di Antonio Mannori

Il Tour de France è già lontano da e negli sportivi che lo hanno abbracciato, è se vogliamo, già un ricordo seppur vivo e che durerà ancora per un po’. Poi gli appassionati di ciclismo lo conserveranno nel cassetto tra i ricordi più belli, affascinanti e cari come è già successo in altre occasioni. Un cassetto che inizia ad esser pieno di istantanee mentali da sfogliare per sentire ancora quel brivido che si arrampica su per la schiena. E che brivido.

Se pensiamo alla città quanti ricordi e quante nostalgie con il grande ciclismo: una storia lastricata di grandi nomi che in quei 5 o 10 minuti di passaggio hanno scritto il loro nome sulla pelle della città. Intanto la prima corsa ciclistica in Italia partì proprio da nel febbraio del 1870 per concludersi a Pistoia con la vittoria di un giovanissimo statunitense di origini olandesi Rynner Van Heste che impiegò a raggiungere Pistoia 2 ore e 12 minuti alla media di km 13.

Ma la storia ciclistica conserva tanti arrivi di tappa del Giro d’Italia. Ci fu anche una conclusione nel 1989 al Piazzale Michelangelo per la settantaduesima edizione che scattò da Taormima. L’ultima frazione fu a cronometro da Prato a di km 53,8 e fu vinta dal polacco Lech Piasecki mentre quel Giro fu vinto dal francese Laurent Fignon su Giupponi e Hampsten. Ricordiamo quella tappa finale con la grande gioia di Fignon.

Altro momento con la corsa rosa nel maggio del 2009 con l’arrivo nel Parco delle Cascine al termine della frazione che aveva preso il via da Lido di Camaiore. Ci fu in quella occasione il grande sprint di Marck Cavendish su Alessandro Petacchi e Allan Davis. Il giorno dopo il Giro ripartì da Campi Bisenzio per giungere al Santuario della Madonna di San Luca dove il Tour di quest’anno transiterà per due volte proprio oggi domenica. Altro grandissimo evento ciclistico nel 2013 con i Mondiali dagli juniores ai professionisti con sede di arrivo il viale Paoli a Campo di Marte.

Uomini e donne ne furono protagonisti e quel meeting mondiale viene da tutti ricordato per la giornata invernale e con pioggia torrenziale che accompagnò la prova. Mondiali che furono vinti a livello juniores da un giovanissimo Mathieu van der Poel, oggi campione del mondo e presente al Tour scattato da . In quel mondiale con il circuito finale che comprendeva la salita verso Fiesole e il "muro" di via Salviati che dalla Faentina porta a via Bolognese, la caduta di Vincenzo Nibali che avrebbe potuto raggiungere un risultato ben diverso.

Giro d’Italia con i passaggi e gli arrivi di tappa, il Mondiale dal 22 al 29 settembre, questa volta il Tour de France per la prima volta con partenza dall’Italia nella sua storia e che ha scelto per tanti motivi. In prospettiva futura ci potrebbero essere i Campionati Europei tanto per chiudere il cerchio. ha dimostrato con l’impegno e la passione di tanti dirigenti di poter assolvere ogni compito. Il ciclismo è nel dna di tanti sportivi toscani e come diceva il grandissimo Alfredo Martini guai a tradirlo.