Questo spettacolo non s’ha da fare. I promessi sposi, storia senza tempo

Originale riscrittura dell’omonimo romanzo di Manzoni a opera di Angelo Savelli in scena al teatro di Rifredi

"I promessi sposi" possono essere un testo anche divertente. Specialmente se la rilettura è affidata al regista Angelo Savelli, insieme a Ciro Masella. Il capolavoro di Alessandro Manzoni va in scena venerdì e sabato al Teatro di Rifredi alle 21, in uno spettacolo prodotto dal Teatro della Toscana, con una compagine di giovani attrici e attori: Olmo De Martino, Mauro D’Amico, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello.

Con loro si scrolla via un po’ di timorosa soggezione dalle pagine dell’immortale testo, utilizzando una delle più autentiche e spesso ignorate peculiarità della scrittura del Manzoni: l’ironia. Succede, infatti, che in questa rilettura de "I promessi sposi", ferma restando l’epopea di Renzo e Lucia nella Lombardia del Seicento, tra Grande Peste e dominazione spagnola, si trasforma in una deliziosa commedia. Nasce così "I promessi sposi, ovvero: questo spettacolo non s’ha da fare", che mette in scena da un lato la commedia della gente semplice, quasi una Commedia dell’arte, in cui due umili innamorati cercano tra mille peripezie di fare quello che più desiderano: sposarsi. La seconda è una commedia delle umane passioni, filosofica, dove un’intera umanità di umili e di signori, di buoni e di cattivi, arranca con le sue carrette e carrozze polverose, cariche di gioia, di rabbia, di desiderio, di paura, verso quell’orizzonte "dov’è silenzio e tenebre la gloria che passò".

"Siete sicuri di non esservi scordati quanto è bello ’I promessi sposi’? – dicono i registi dello spettacolo – Vi siete forse dimenticati di quanto è avvincente e anche divertente? Di quante universali riflessioni sugli uomini e la storia è intessuto? Di quale disincantata ironia è intrisa la penna del Manzoni? O ricordate solo i noiosi obblighi scolastici o le scanzonate parodie del trio MarchesiniLopezSolenghi, perdendovi quello che di bello c’è nel mezzo? Ebbene, questo è il momento di rinfrescarvi le idee, guidati dalla spigliatezza e dal dinamismo di sette giovanissimi interpreti ’manzonizzati’ a dovere. Fatevene una ragione: questo è uno spettacolo ’provvidenziale’".

Due commedie in una, dunque: la prima tutta azione e travestimento, raccontata inscenando un teatrino dalle cadenze ironiche. Per la seconda lo stesso teatrino sarà spogliato fino alla nudità esistenziale delle vite dei personaggi.

Olga Mugnaini