Al tavolo della Sala Macconi delle 13 manca Italia Viva. Grande assente a Palazzo Vecchio, a un’ora dell’inizio del consiglio con al centro la discussione sullo Scudo Verde. "Ma a noi interessa un tipo di opposizione costruttiva, non le conferenze stampa su un tema che viene discusso dopo un’ora in Consiglio" chiariscono i renziani, smarcandosi, prima di sostenere la loro tesi con i consiglieri Casini e Grazzini: "Giusto l’obiettivo, ma le tempistiche sono sbagliate. Non si può pensare di introdurre limitazioni alla circolazione senza prima aver garantito un sistema di trasporto pubblico efficiente e alternativo per cittadini, pendolari e imprese. Non siamo contrari alla misura, ma Firenze sconta gravi carenze: la tramvia non è completata, il trasporto pubblico su gomma ha criticità e manca una viabilità alternativa senza passare dai viali. Serve un disciplinare chiaro, progressivo e sostenibile. Non si possono imporre restrizioni ai veicoli Euro 5 ed Euro 6 finché il trasporto pubblico non sarà davvero un’alternativa valida. Lo Scudo Verde deve essere attuato con il coinvolgimento di tutti i Comuni dell’area metropolitana, per evitare ricadute negative su cittadini, artigiani e imprese". Tutti punti confluiti in un ordine del giorno collegato alla discussione di ieri in aula ma che, insieme agli altri, non ha visto la luce poiché rinviati alla prossima seduta. Ma che, la maggioranza a trazione Pd, sarebbe stato pronta ad accogliere col benestare dell’assessore Giorgio.
F.I.