SANDRA NISTRI
Cronaca

Quinto, notti insonni e polemiche: "Musica alta dal club, ora basta"

Il locale ha la valutazione di impatto acustico ma non richiede le deroghe per il volume agli uffici comunali .

Quinto, notti insonni e polemiche: "Musica alta dal club, ora basta"

Protesta dei residenti di Quinto per il volume che esce dal Club latinoamericano

L’estate sta finendo, la musica evidentemente no. Ne sanno qualcosa i residenti nell’area di Quinto, in particolare, da anni alle prese con canzoni ad altissimo volume che arrivano da un club con sede all’interno di una colonica a poca distanza dall’ex canile del Termine. ‘Melodie’ latinoamericane che spesso iniziano il pomeriggio del sabato per concludersi il giorno dopo a mattinata inoltrata e, nei mesi estivi soprattutto, rappresentano una colonna sonora indesiderata per chi abita nelle vicinanze.

"Il problema – racconta Graziella, una residente a Quinto – va avanti da tempo ma, nonostante tutti i tentativi messi in atto non si risolve e siamo francamente esasperati. Sabato scorso la musica è iniziata alle 15 ed è proseguita ininterrottamente fino alla domenica mattina alle 7. È una cosa vergognosa. Non so quante segnalazioni abbiamo fatto, io personalmente ho perso il conto, anche di notte, al Commissariato che ha sede a Quinto ma purtroppo ogni loro intervento è risultato vano: infatti quando gli agenti o anche la polizia municipale si presentavano la musica veniva puntualmente spenta per poi riprendere sempre dopo che le forze dell’ordine erano andate via. Ho avuto modo di parlare anche in maniera molto accesa con il sindaco durante un’iniziativa a Quinto perché siamo arrabbiati, dopo otto anni passati a sopportare e che non dormiamo. Fra l’altro queste persone non si limitano a suonare soltanto ma hanno anche campanacci con cui fanno rumore e megafoni con cui parlano ad alta voce. È una cosa insostenibile".

Una querelle annosa che ha visto anche l’applicazione di una serie di provvedimenti: nel 2019 gli allora gestori del club avevano ricevuto una diffida a proseguire l’attività e sanzioni per migliaia di euro per una serie di irregolarità amministrative per quanto riguarda somministrazione e pubblico spettacolo.

Al club poi era stata richiesta dal Comune anche una valutazione di impatto acustico, che non era stata mai prodotta fino a quel momento. Documento arrivato e poi validato da Arpat la scorsa primavera. Per ogni iniziativa con il superamento dei ‘limiti’ sia temporali che acustici però i gestori del club avrebbero dovuto richiedere deroghe agli uffici competenti dell’amministrazione comunale. Deroghe che, però, non sono state mai richieste tanto che, anche recentemente, sono arrivate ulteriori sanzioni.