SANDRA NISTRI
Cronaca

Raccontare la città agli studenti. La storia di Sesto arriva nelle scuole

Il progetto dell’istituto ’3’ in collaborazione con l’università coinvolgerà trenta classi

Raccontare la città agli studenti. La storia di Sesto arriva nelle scuole

L’educazione civica a scuola si declina studiando il territorio. Questo il filo conduttore di un bel progetto che l’Istituto comprensivo 3 sta portando avanti, con un protocollo con l’Università di Firenze, che prevede una formazione di tre anni per gli insegnanti e la predisposizione di percorsi di educazione civica transdisciplinari e calibrati per i diversi ordini e gradi di scuole legati alla storia locale. Lo scorso anno l’iniziativa è partita con sette classi, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria, che hanno portato a termine diverse attività sul tema "Memorie e ricordi". Per questo anno, a fare da collante alle esperienze che coinvolgeranno 30 classi, sarà la storia della fabbrica per eccellenza di Sesto: la Ginori. Così i piccoli delle materne partiranno dalla passione per la botanica del marchese Ginori per poi approdare allo studio dell’argilla. Nella realizzazione di oggetti con l’argilla si cimenteranno anche i ‘fratelli più grandi’ della scuola primaria: qui alcune classi studieranno anche i luoghi della Ginori (per arrivare alla sede della ex manifattura Ginori, l’attuale biblioteca), altre studieranno l’acqua vista come elemento fondamentale per il lavoro, altre ancora della primaria don Bortolotti approfondiranno la storia del sacerdote cui è intitolata la scuola. I ragazzi più grandi, della Brogi, rifletteranno invece sul diritto al lavoro a partire dalla storia della Ginori. Nel progetto sono coinvolte associazioni del territorio, in particolare Anpi e Pro Loco . "Sarà importante – ha sottolineato ieri la dirigente scolastica del Comprensivo – questo lavoro di rete così come il coinvolgimento delle famiglie". Per Stefano Oliviero docente dell’Università di Firenze che coordina l’attività "la valorizzazione della storia locale aiuta a costruire la comunità ma anche a mettere insieme e a valorizzare le differenze fra gli alunni con percorsi inclusivi".