Racket affitti nell’ex hotel Astor, l’interrogatorio dei quattro arrestati. “Risponderanno al giudice”

L’incontro con l’avvocato nel carcere di Sollicciano. L’udienza di convalida è prevista per mercoledì 9 agosto

Firenze, 7 agosto 2023 –  I quattro uomini arrestati in carcere a Firenze con l'accusa di gestire il racket degli affitti delle camere dentro l'ex hotel Astor occupato abusivamente - tra cui lo zio Abel della bimba Kata scomparsa il 10 giugno nella struttura - hanno deciso col loro difensore, avvocato Elisa Baldocci, di rispondere al giudice della convalida mercoledì 9 agosto, giorno fissato per l'udienza.

L'interrogatorio di convalida è previsto alle ore 9.30 nel carcere di Sollicciano in collegamento audiovideo col tribunale di Firenze dove il giudice Angelo Pezzuti sarà affiancato da interpreti di lingua spagnola.

"I miei assistiti forniranno la loro versione dei fatti rispetto alle accuse che li riguardano e risponderanno alle domande del giudice”, spiega l'avvocato Baldocci che li ha incontrati in carcere stamani potendoci parlare per la prima volta dall'arresto - avvenuto sabato 5 agosto - e che li vedrà di nuovo domani mattina sempre nella forma del colloquio.

Il difensore ha tenuto a sottolineare che “l'ordinanza di custodia cautelare” per i suoi quattro assistiti “è stata emessa nell'ambito di un procedimento penale distinto, diverso, da quello per il quale la procura procede per sequestro della bambina Kata", “sono procedimenti distinti”.

Compariranno uno dopo l'altro davanti al giudice nell'udienza di convalida i peruviani Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, noto all'ex Astor solo solo come 'Carlos'; Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni, lo zio Abel materno della piccola Kataleya; Nicola Eduardo Lenes Aucacus, 39 anni; Carlos Manuel Salinas Menac, 63 anni.

I quattro sono accusati, a vario titolo di estorsione, di tentativi di estorsione e rapina, di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023. Inoltre hanno accuse di tentato omicidio e lesioni gravi per l'episodio del 28 maggio sul caso dell'occupante ecuadoregno che, temendo di essere ucciso, preferì lasciarsi cadere in strada.