Firenze, 2 ottobre 2018 - Aveva segregato in casa la figlia di 13 anni e l'aveva promessa in sposa in cambio del pagamento di 15 mila euro. Per questo motivo un 50enne serbo è sotto processo a Firenze. Per lui il pm Angela Pietroiusti ha chiesto 16 anni di reclusione.
Alla requisitoria del magistrato, tenutasi questa mattina nell'aula bunker, hanno fatto seguito le arringhe dei difensori che hanno chiesto l'assoluzione. L'uomo è accusato di riduzione in schiavitù. La prossima udienza, con sentenza, il 4 ottobre. L'uomo fu arrestato il 14 settembre del 2017 dopo indagini scattate nel 2016.
La vicenda emersa quando la ragazzina riuscì a chiedere aiuto a un coetaneo residente in Sicilia, contattato sulla chat di un videogioco per telefoni cellulari. Secondo l'accusa, sarebbe rimasta praticamente segregata in una casa popolare alla periferia di Firenze dal 2013 al 2016, dopo che il padre l'aveva promessa in sposa a un connazionale residente in Francia, anche lui appartenente a una famiglia di etnia rom. Nel tentativo di evitare il matrimonio la ragazzina avrebbe anche iniziato a mangiare senza limiti, sperando di ingrassare e di non piacere più al fidanzato che era stato scelto per lei. Le era permesso di uscire, sempre accompagnata dai fratelli, solo per andare a comprare i farmaci per la madre.