Firenze, 27 novembre 2024 – Aggrediti con coltelli e addirittura un taser per due giubbotti alla moda, un paio di AirPods e un borsello a tracolla griffato. È molto preoccupante quello che è accaduto domenica scorsa, nel primo pomeriggio, a Novoli, a pochi passi dalla fermata della tramvia, davanti al supermercato Esselunga.
Un gruppetto di 14enni è stato circondato da sei-sette giovani nordafricani. E tutto per portar loro via alcuni oggetti cult indossati dagli adolescenti, che non sanno resistere ai capi firmati. A raccontare l’accaduto è il padre di una delle due vittime: “Mio figlio è molto scosso. Non è andato a scuola per due giorni - scuote la testa il padre -. Domenica scorsa si era organizzato con gli amici per andare in centro. Escono sempre in gruppo, anche per sentirsi più tranquilli… Si erano dati appuntamento davanti al parco, per poi prendere la tramvia. Ma all’improvviso ecco che sono spuntati questi ragazzotti nordafricani che hanno chiesto a mio figlio e ad un suo amico di provare i loro giubbotti neri, marca McKenzie, giusto per farsi una foto”. I ragazzi hanno ovviamente detto di no, ma ecco che a quel punto sono spuntati un taser e dei coltelli. I ragazzini, terrorizzati, hanno consegnato i giubbotti, gli auricolari ed il borsello.
“Mio figlio già era stato derubato un anno fa di una felpa Nike, in via Baracca. Non ha, comprensibilmente, opposto la minima resistenza”, racconta il genitore. I ragazzini hanno subito chiamato la polizia, arrivata dopo poco. “La cosa ancora più incredibile è che sia ieri l’altro che ieri questi personaggi, tra l’altro molto conosciuti in zona, sono stati visti, con indosso i due giubbotti, tra le corsie dell’Esselunga - prosegue il genitore -. Abbiamo foto e video che lo dimostrano. I nostri figli li hanno riconosciuti. E le forze dell’ordine hanno tutto il materiale a disposizione. A questo punto, ci auguriamo che questi delinquenti paghino per quel che hanno fatto”. La rabbia è tanta, oltre alla paura.
“Come genitori viviamo in costante apprensione - si sfoga il babbo - Siamo sopraffatti da un senso di impotenza. E come cittadini non ci sentiamo per nulla tutelati. Raccontiamo l’episodio perché tutti devono sapere quello che può succedere una domenica, alla luce del sole, mentre nessun passante interviene a difesa di due ragazzini”.
Tra i residenti del quartiere cresce l’ansia: “Non ci sentiamo per niente tranquilli. Ormai abbiamo paura anche a passeggiare di giorno. E’ inconcepibile che certa gente, conosciuta da tutti, da parecchio tempo, rimanga impunita. I cittadini per bene, che pagano fior di tasse, non sono per niente tutelati. Bisogna inasprire le leggi ed aumentare i controlli, altrimenti finirà che qualcuno inizierà a farsi giustizia da sé. E sarà ancora peggio...”.