SANDRA NISTRI
Cronaca

Ramadan a scuola, bimba a digiuno: "Scelta in accordo con la famiglia"

La dirigente Cinzia Boschetto: "Stiamo monitorando la situzione: al momento non si rilevano disagi"

Ramadan a scuola, bimba a digiuno: "Scelta in accordo con la famiglia"

Solo una alunna della primaria Don Milani di Calenzano al momento sta seguendo la pratica del digiuno per il Ramadan e, pur condividendo con i compagni il momento della mensa, non mangia i piatti serviti. L’indicazione arriva dalla dirigente dell’Istituto comprensivo di Calenzano, Cinzia Boschetto, dopo che, nei giorni scorsi, i casi emersi per i bambini della ex scuola elementare erano stati due: "Una famiglia che ci aveva domandato di consentire che la figlia facesse il digiuno – racconta la preside – poi ha ritirato la richiesta. Quindi solo una bambina, che frequenta fra l’altro una quinta e non le prime classi della primaria, attualmente sta digiunando per il mese del Ramadan. Si è trattato di una istanza giunta dalla famiglia cui abbiamo acconsentito, pur avendo prospettato una serie di soluzioni alternative". La dirigente sottolinea infatti che "ai familiari è stato proposto di riprendere la figlia da scuola e di portarla a casa per l’intervallo del pranzo o anche di inserire per questo periodo la bambina in una classe a moduli e impegnarla in qualche attività per evitare che rimanesse nel refettorio senza mangiare mentre i compagni consumavano il pranzo. La famiglia, in pieno accordo con l’alunna, invece ci ha risposto che non c’era alcun problema per il fatto che lei stesse con la classe a mensa e quindi ne abbiamo preso atto. Preciso che non possiamo impedire all’alunna di restare a scuola durante la mensa, che è parte integrante del tempo scuola. Inoltre monitoriamo costantemente la situazione, di concerto con il Comune, e non si rilevano situazioni di disagio. Come specificato ai familiari, in ogni caso, non ci sarebbe stata la possibilità di mettere a disposizione un’insegnante per poter trascorrere con l’alunna il momento della mensa".

A Calenzano, dunque, si sono ridotti i casi ma quest’anno, stando anche alle segnalazioni di tanti istituti fiorentini che hanno fatto presente la questione, sempre più bimbi della primaria (che in teoria sarebbero esentati) invece, spesso per scelta della famiglia, magari condivisa anche dai bambini, restano senza mangiare e bere mentre i compagni consumano il pranzo nella mensa scolastica. Una scelta di carattere religioso che le scuole rispettano ma che, evidentemente, crea qualche disagio.