REDAZIONE FIRENZE

Rapina in banca, la "cronaca" minuto per minuto nell'audio della Polizia / ASCOLTA

La registrazione delle comunicazioni tra la centrale della Questura e gli uomini che stavano accerchiando la banca dove due banditi stavano compiendo una rapina

Il momento dell'arresto (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 26 agosto 2018 - Prima una segnalazione che riferisce di qualcosa di sospetto: la direzione della Cassa di risparmio di Firenze spiega alla centrale operativa della polizia che stavano parlando al telefono con la filiale di Porta al Prato quando la comunicazione si è bruscamente interrotta. I numerosi tentativi di chiamare la banca e i cellulari dei colleghi che vi lavorano vanno tutti a vuoto. Una situazione allarmante che la Questura non sottovaluta: è l'inizio di un'operazione perfetta che porterà nel giro di pochi minuti all'arresto dei due banditi che stavano rapinando l'istituto di credito. La ricostruzione minuto per minuto della rapina ascoltata nelle registrazioni audio della centrale operativa della Questura è emozionante.

Le auto della polizia arrivano sul posto e con cautela cercano di capire la situazione: molto presto tutto diventa molto chiaro. Dall'esterno un poliziotto vede un impiegato in piedi che "lo guarda strano" e non fa nessun cenno, come se non potesse muoversi. E comincia la concitazione: "Non posso escludere che all'interno ci sia qualcuno".

"Facciamo massima attenzione", dicono dalla centrale. A quel punto l'edificio è circondato: tra i passanti c'è chi pensa sia un film, altri riprendono la scena col telefonino. Le voci cominciano a farsi più accalorate: un uomo esce poi arriva anche il secondo. Davanti a questo spiegamento di forze non possono fare altro che arrendersi. "Ammanettiamoli", si sente nella registrazione audio della centrale. E la risposta è carica di adrenalina: "Bravi ragazzi!".

Ma l'intervento è nel clou: "Sono armati?". "Ancora non lo sappiamo, li abbiamo ammanettati, adesso li perquisiamo". "Bravissimi!". E' la soddisfazione di chi, rischiando la vita, sa di aver fatto splendidamente il proprio lavoro.

Vengono ritrovati i soldi, le armi usate, le maschere. Si cerca un eventuale "palo" esterno. Gli arrestati sono due uomini di 30 e 46 anni. La paura per clienti e impiegati è passata, hanno vinto i buoni. E la chiusura del racconto è affidata alla centrale operativa della polizia: "Ottimo lavoro. Ottimo, ottimo lavoro. Grandi tutti".