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Firenze, ragazzo di 18 anni rapinato in piazza Duomo: arrestati due giovani

Un giovanissimo turista francese sarebbe stato circondato e aggredito con calci e pugni. Il 18enne è stato poi lasciato a terra inerme

Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)

Una pattuglia dei carabinieri (foto d'archivio)

Firenze, 8 agosto 2022 - Una brutale aggressione in pieno centro a Firenze. Nella notte di venerdì 5 agosto, i carabinieri hanno proceduto al fermo di un 18enne albanese e alla denuncia di un suo connazionale di 17 anni, gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso ai danni di un giovane turista francese, 18 anni. 

Aggressione e rapina

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, alle 4.30 circa del 4 agosto, in piazza del Duomo, avvicinatisi con un pretesto gli indagati, in concorso con altri due complici, avrebbero circondato la vittima, aggredendola con calci e pugni di efferata violenza al capo e su altre parti vitali del corpo. Impossessatisi del suo cellulare, di una carta di debito e di 200 euro in contanti, si sarebbero poi dileguati a piedi per le vie del centro, lasciando a terra inerme il turista, per il quale sono risultate necessarie cure mediche a seguito delle severe contusioni riportate in tutto il corpo.

Gli arresti

Le ricerche degli altri due complici sono proseguite incessantemente sino a ieri notte quando i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze li hanno sorpresi mentre si aggiravano nelle vie del centro, affollate da turisti e da altre potenziali vittime. I due giovani, un 25enne rumeno e un 18enne albanese, sono stati dunque fermati in esecuzione di un provvedimento nel frattempo disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott.ssa Ester Nocera, che aveva assunto la direzione delle indagini. Il minore denunciato è stato collocato presso una locale struttura di accoglienza. I tre maggiorenni fermati, già noti alle Forze di Polizia, sono stati invece condotti alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano, a disposizione dell'Autorità giudiziaria.