
Andrea ogni notte verso le 23 sale sulla linea 1 a Resistenza, cambia ad Alamanni e prende la 2 per Novoli Lavora al mercato ortofrutticolo
"Quando li ho visti salire sul tram, come al solito, mi sono detto: stai attento. Ma la distrazione successiva l’ho pagata cara, mi hanno derubato". Andrea è un ‘pendolare della tramvia’. Tutte le notti verso le 23 sale sulla linea 1 a Resistenza, cambia ad Alamanni Stazione e prende la linea 2 per scendere a Novoli, mercato ortofrutticolo, dove lavora fino a mattina. Ogni notte affronta il tragitto, tra balordi che salgono, altri che dormono sdraiati sui sedili, malviventi che molestano i passeggeri. Andrea aveva già visto altre volte i tre che lo hanno rapinato, che gli hanno strappato la catenina dal collo, rubandogli in contemporanea il cellulare.
"Salgono a Resistenza, la notte, si aggirano per la piazza – ha detto – l’ho raccontato ai carabinieri quando ho presentato la denuncia. Li ho visti altre volte in azione, mentre davano fastidio ai passeggeri, o insultavano l’autista. Quando sono saliti sul tram, erano piuttosto distanti. Ho abbassato la guardia, forse inconsapevolmente. Non li ho visti avvicinarsi, ero intento a gestire gli ordini sul cellulare per le consegne che avrei dovuto effettuare più tardi. Poi è successo".
Neanche il tempo di fare due fermate. Da Aldo Moro a Nenni Torregalli i tre si sono appostati, non appena il tram ha aperto le porte di fronte al centro commerciale di Ponte a Greve, i malviventi si sono precipitati fuori, il secondo ha agganciato la catenina, l’ultimo il telefonino. Sono scappati così facendo perdere le loro tracce. "Ho denunciato il furto ai carabinieri – racconta Andrea – non so se arriveranno a capo di questa vicenda. Di certo ogni notte come passeggeri della tramvia, dobbiamo tollerare tutta una serie di situazioni davvero assurde. Penso sarebbe opportuno che i sui convogli viaggiassero agenti di polizia, o vigilantes. I controllori chiedono i biglietti, multano, e può andare anche bene, ma la sicurezza per i viaggiatori non deve mai venire meno". Da tempo in piazza della Resistenza e vie limitrofe vengono segnalati analoghi episodi ai danni prevalentemente di donne, adolescenti e bambini.
L’ultimo caso è di qualche giorno fa quando due bambini di dieci anni sono stati avvicinati sempre da un gruppo di tre giovani di probabile origine nordafricana, e derubati di cellulari e ‘paghette’ dopo essere stati minacciati.
Fabrizio Morviducci