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Firenze, due donne picchiate per rapina in pochi giorni, "Ora più controlli"

La città ha paura e si interroga. Colloquio del sindaco Nardella con il ministro dell'Interno

Carabiniere in una foto di repertorio

Firenze, 11 febbraio 2022 - Due donne picchiate di notte per rapina in pochi giorni. Donne che hanno avuto conseguenze fisiche gravi per due assalti che lasciano sconvolta Firenze. Che adesso ha paura. Il primo caso è avvenuto domenica 6 febbraio di mattina presto, non lontano dalla stazione di Santa Maria Novella.

Erano le 6.30. Una donna, che stava andando a lavoro, è stata raggiunta da uno straniero e colpita al volto con pugni. Tutto per rubarle la borda. La donna ha subito la frattura del naso e di tre denti, riportando anche un trauma cranio-facciale e una ferita labbro inferiore. Un fatto grave. Un passante ha soccorso la donna. Immediate le indagini dei carabinieri e la caccia all'uomo. Il responsabile della rapina è stato individuato. Si tratta di un trentenne gambiano irregolare, già conosciuto alle forze dell'ordine per reati del genere. 

Il secondo caso nella notte tra giovedì e venerdì in centro storico, in via dei Pilastri, fra Sant'Ambrogio e Borgo Pinti. Stesso tipo di aggressione: pugni al volto di una donna di 47 anni per rubarle il telefono. Ha fratture al volto. Soccorsa, trasportata all'ospedale di Santa Maria Nuova, sarà operata. Un'escalation che preoccupa i cittadini. 

Il sindaco Dario Nardella ha avuto un colloquio telefonico con la ministra Luciana Lamorgese nel quale ha fatto presente la necessità per la città di avere più uomini delle forze dell'ordine per intensificare il controllo del territorio. Come si spiega da Palazzo Vecchio, Nardella ha inoltre parlato con il prefetto di Firenze Valerio Valenti e il questore Maurizio Auriemma «per organizzare una risposta forte sul territorio nei prossimi giorni».

«Di fronte a questi due eventi così ravvicinati e seri occorre una reazione immediata e compatta di tutte le forze dell'ordine e della polizia locale - ha detto il sindaco -. Ne ho parlato oggi con il prefetto Valenti e con il questore Auriemma che mi hanno assicurato il massimo impegno. Ma soprattutto mi sono rivolto direttamente alla ministra dell'Interno con la quale abbiamo un rapporto di stima e collaborazione chiedendole di inviarci un contingente nuovo di uomini in divisa perché solo con il controllo del territorio capillare si ottengono risultati significativi».

Nardella ha auspicato anche «che la nuova stazione dei carabinieri di Santa Maria Novella possa aprire al più presto per avere così un presidio fisso in una zona molto complessa e critica come quella della stazione. Il Comune ha terminato i lavori della stazione. Attendiamo ora le ultime procedure affinché i carabinieri possano aprirla e renderla operativa. Ho avuto modo di parlare di questo aspetto proprio in queste ore con il comandante dell'arma Teo Luzi che mi ha assicurato un interessamento diretto. Ora più che mai occorre una risposta forte e chiara da parte di tutti a questi fatti inaccettabili per la nostra città».

Ed è polemica anche politica. «Nell'esprimere la nostra vicinanza alla donna vilmente aggredita nel centro storico di Firenze - afferma Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega - riteniamo sia doveroso ed urgente riflettere seriamente su questi gravi episodi, ravvicinati nel tempo, che hanno come vittime, appunto, delle donne indifese»

«Preoccupa l'escalation di violenza registrata nell'ultima settimana a Firenze. Prima una 65enne è stata brutalmente picchiata da un malvivente nei pressi della stazione, poi un fiorentino è stato preso a calci solo perché aveva chiesto ai frequentatori della movida di spostarsi dalla carreggiata per far passare un'ambulanza in via dè Benci, infine ieri notte un'altra donna è stata aggredita in strada. Nardella ha ancora il coraggio di affermare che nella nostra città non esiste un problema di sicurezza?» dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fdi al Consiglio regionale toscano, chiedendo «che, al più presto, venga organizzato un tavolo di confronto, tra Comune, Prefetto e forze dell'ordine».