STEFANO BROGIONI
Cronaca

Rave, denunciati gli organizzatori del raduno

FIRENZE Sono stati denunciati i tre organizzatori del rave dello scorso fine settimana alla cava dismessa di Badia di Susinana, nel...

FIRENZESono stati denunciati i tre organizzatori del rave dello scorso fine settimana alla cava dismessa di Badia di Susinana, nel territorio di Palazzuolo sul Senio. I tre, provenienti da fuori Toscana, sono stati controllati mentre abbandonavano la zona a bordo di un mezzo dopo il deflusso di tutti i partecipanti. Avevano varie casse e grossi altoparlanti, mixer, microfoni, luci, gruppi elettrogeni, macchina per il fumo artificiale, pannello solare, vari cablaggi elettrici, oltre a numeroso altro materiale.

In totale sono state identificate dai carabinieri circa 400 persone e 100 veicoli, con cui i partecipanti si erano recati al raduno non autorizzato, riscontrando numerose violazioni sia amministrative che penali. Sono state segnalate 5 persone per uso personale di stupefacenti, poiché trovate in possesso di marijuana, hashish, cocaina, ketamina e pasticche di droga sintetica. Inoltre, i controlli dei carabinieri sono proseguiti anche nel giorno successivo all’evento.

Nella mattinata di lunedì i carabinieri di Marradi hanno controllato 3 giovani a piedi nel centro abitato che si stavano dirigendo verso la stazione ferroviaria per rientrare in Liguria. I tre, provenienti dal rave party di Palazzuolo sul Senio, sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti e di un coltello a serramanico. Il tutto è stato sequestrato e nei confronti del giovane in possesso di coltello è scattata la denuncia a piede libero per porto abusivo di arma da punta e da taglio, mentre un altro è stato segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di quasi 3 grammi di hashish. All’ultimo invece sono stati sequestrati 12,5 grammi di ketamina suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e la somma contante di 135 euro, ritenuta provento di spaccio e pertanto è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, posto a disposizione della Procura. In direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto ed ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma presso un ufficio di polizia a Genova.