
Ravoni Arriva il tempo dei saluti: "Lascio il Comune del tutto risanato"
Dopo dieci anni di amministrazione , il sindaco Anna Ravoni è giunta al termine del suo secondo mandato.
In vista delle elezioni, l’unica candidatura ufficiale è proprio quella espressa dai Cittadini per Fiesole ma, sindaco, non la tentava il terzo mandato?
"No, sono contraria. Come avviene in tutti gli organi di rappresentanza, dai presidenti delle grandi industrie, ai vertici militari, ai vari poteri di controllo, è giusto che i mandati siano limitati. Nel nostro caso, come lista Cittadini per Fiesole, abbiamo da tempo e democraticamente scelto Renzo Luchi, presidente da 15 anni della nostra associazione e anima della stessa".
Un bilancio di questi 10 anni?
"Sicuramente positivo. Abbiamo ereditato un Comune con oltre 25 milioni di debiti a cui se ne sono aggiunti 4 e mezzo fuori bilancio, con un piano di riequilibrio decennale che ha di fatto immobilizzato il Comune. Ne siamo usciti con due anni di anticipo, tagliando tutto ciò che era superfluo, riorganizzando la "macchina" comunale, mantenendo tutti i servizi e il patrimonio, che, peraltro le precedenti Amministrazioni avevano quasi interamente venduto. L’attenzione ai bandi ha ci ha permesso di investire 8 milioni sul territorio, cosa che non hanno mai fatto altre Amministrazioni".
La partecipazione è stato il live motive della sua attività politica, ritiene di aver tenuto fede a questo impegno e in quali progetti?
"Il grande lavoro di risanamento del bilancio è stato accompagnato da un lavoro altrettanto importante:quello di aver ricostruito il senso di comunità. Non ho mai fatto mancare la vicinanza nei vari momenti della vita associativa e cittadina. I momenti di partecipazione più istituzionale sono stati con i commercianti; in campo urbanistico con il Poc, ma anche per il Piano paesaggistico, il Distretto Biologico, il confronto sui rifiuti".
I progetti di cui va orgogliosa?
"Abbiamo dato concretezza ad opere ferme da decenni come il nuovo Teatro o l’ex Sant’Antonino, ceduto mantenendone la destinazione socio sanitari. E poi: la fognatura dell’Arno, il ritorno del 7 alla stazione, l’attivazione del 34".
Veniamo al capitolo edifici scolastici; le problematiche emerse sono state tante e molte sono ancora aperte
"Entro il 2025 saranno 4 i plessi rinnovati. Oltre alla messa in sicurezza degli edifici nella Valle dell’Arno, partirà il cantiere per la scuola di Caldine e la progettazione della primaria di Borgunto. In questo modo ogni edificio scolastico tornerà (Girone è già tornato) ad ospitare in sicurezza i bambini convinti che la territorialità sia un valore irrinunciabile".
Cosa lascia in eredità alla futura amministrazione?
"Lasciamo un Comune capace di rispondere alle esigenze di oggi e il cui domani è tracciato nelle tante scelte fatte; l’agricoltura e l’ambiente, la cultura, il turismo lento e sostenibile, non sono aspetti singoli ma fanno parte di un "disegno" che abbiamo realizzato per la Città. Tutto questo lo abbiamo fatto come lista Civica "vera" -Cittadini per Fiesole-, con tanto sacrificio di studio e approfondimenti, tanto del nostro tempo; ci siamo rimboccati le maniche perché vogliamo bene a Fiesole; io ho avuto l’onore di fare il Sindaco di una città che amo e che continuerò ad amare".