
"Aggiungi un posto al cinema, che c’è un amico in più…". Ah no, non si può. "Se sposti un po’ la seggiola, stai comodo anche tu…". No, no. La seggiola dovrà essere molto lontana. Dovremo stare a distanza dalla fidanzata o dal fidanzato, chi ce l’ha. Questo dicono i protocolli che regoleranno la prossima riapertura delle sale cinematografiche. Una riapertura per la quale c’è una data, sì. Ma anche molte incertezze, timori, perplessità. Nelle scorse settimane i film sono stati pioggia di vita. Li abbiamo visti in tv, sulle piattaforme streaming, su Youtube, sullo schermo di casa. Li abbiamo visti in mille modi possibili, tranne uno. Quello che emozionò, il 28 dicembre 1895, gli spettatori del Cinematografo Lumière, la prima volta che il cinema apparve sulla terra.
Più di un secolo dopo, più o meno tutto uguale. Un gruppo di persone che, in una sala cinematografica, vivono le stesse emozioni. Ed escono dalla sala, dicono: "Hai visto quella scena…?". E giù discussioni. Poi, di tutto questo abbiamo dovuto fare a meno. Quest’estate non ci saranno i grandi concerti. Le vacanze saranno "mordi e fuggi". E allora, potrebbe essere ancora più importante viaggiare con i film, portare a spasso gli occhi e la mente. Dal 15 giugno, potranno riaprire le sale cinematografiche, anche a Firenze. Ma apriranno davvero? E come? E stiamo parlando delle sale al chiuso o delle arene estive all’aperto?
All’aperto si’, al chiuso no. Abbiamo parlato con i principali esercenti cinematografici fiorentini. L’impressione è che, il 15 giugno, nessuna sala al chiuso riaprirà. Apriranno, invece, probabilmente le arene all’aperto. "La gente ha un bisogno matto di cinema, di condivisione. Ma con i protocolli attuali, all’ingresso si dovrà misurare la temperatura a ogni spettatore; dentro, dovranno sedersi a distanza anche le coppie; la sala dovrà essere sanificata ad ogni proiezione, pulendo tutti i posti occupati nello spettacolo precedente. A queste condizioni è impossibile riaprire", dice Mario Lorini, esercente toscano e presidente di tutti gli esercenti cinematografici italiani.
"Se c’è un problema di circolo dell’aria condizionata, c’è anche per gli aeroporti, per i supermercati. Diteci quali sono i criteri per la circolazione dell’aria, ma che siano uguali per tutti", dice Lorini. Non riapriranno i principali esercenti fiorentini. "Mi sembra strano che si possa cenare al ristorante con la propria ragazza, e doversi separare per vedere un film", dice Matteo Nenciolini, programmatore con la Giglio film di Principe, Fiamma e Marconi. "E’ inutile dividere, nel cinema, persone che convivono nella stessa casa", dice Maurizio Paoli, proprietario del cinema Adriano. Gloria Germani, che gestisce l’Odeon, aggiunge: "Da anni, la nostra programmazione è dedicata al pubblico internazionale, con i film in inglese; ma adesso tutti quegli stranieri che Firenze aveva richiamato sono scomparsi".
Arene estive. Le arene estive, al contrario, sembrano una frontiera possibile. Col progetto Moviement Village, potrebbero arrivare nelle arene tutti i film premiati ai David di Donatello. La stagione del cinema – peraltro iniziata con squilli di tromba e rulli di tamburi, con il 14% di biglietti staccati in più nel 2019 – potrebbe non essere del tutto perduta. "Pensiamo di aprire il Chiardiluna, che è stato un polmone, un appuntamento, una ‘vacanza intelligente’ per tutti i fiorentini rimasti in città", dice Matteo Nenciolini. "E con uno spettacolo solo a sera, hai 24 ore per sanificare sul serio". Dovrebbe aprire l’Arena di Marte, storico rifugio del cinema d’autore d’estate, sulla terrazza del Palasport. "Ci sarà anche la rassegna di film a Fiesole", dice Michele Crocchiola, direttore dell’auditorium Stensen. Ad agosto, il Teatro romano sarà sede del cinema all’aperto, con una rassegna di tre settimane. Ma, già dal 21 giugno, l’Estate fiesolana partirà con una serie di spettacoli: Lucia Poli il 25 giugno, e poi potremo vedere Maurizio Lombardi, Edoardo Leo, Lella Costa, Ginevra Di Marco, Neri Marcoré, Chiara Francini. Sono pronti per aprire anche Esterno notte, l’arena accanto alla piscina del Poggetto, dice Fabio Ninci della Flog.
Intanto, parte un’altra iniziativa che lega sale cinematografiche e visione da casa: "Io resto in Sala" propone delle "prime" di film, da vedere a casa, ma pagando il biglietto. Ci saranno anche le presentazioni dei registi: si parte con "Favolacce" dei fratelli D’Innocenzo. Per Firenze, aderiscono al progetto lo Stensen e lo Spazio Alfieri. Resta un punto interrogativo sull’arena "free" dei fiorentini: l’arena gratuita che prendeva vita nel piazzale degli Uffizi. "La dovremmo curare, insieme a Fondazione sistema toscana e ai festival cinematografici fiorentini", dice Lorenzo Luzzetti, che gestisce lo Spazio Alfieri. "Ma non sappiamo ancora se ci saranno le risorse". E restano punti interrogativi sulle arene dell’Off Bar alla Fortezza e del Light al Campo di Marte. Vediamo, insomma, quali schermi si illumineranno, quali luci ci terranno compagnia. Aggiungi un posto al cinema: almeno, speriamo.