Il progetto è partito nel 2019 e ha visto la coop Montalbano al centro di questa fase sperimentale e fra pochi giorni, precisamente il 24 gennaio, si terrà l’incontro che ne segna la fase riepilogativa. Si terrà infatti nella mattinata (dalle 9 alle 13) nella sede della Montalbano in via Beneventi 2c a Vinci la tavola rotonda dedicata al recupero del patrimonio olivicolo Toscano, un’azione di contrasto ai cambiamenti climatici per lo stoccaggio della CO2 attraverso una gestione innovativa, cooperativa e sostenibile del territorio. Finanziato dalla Regione Toscana attraverso fondi del Psr e con la partecipazione di esperti delle Università di Pisa e Firenze, il progetto volto a recuperare, appunto, gli oliveti in stato di abbandono è stato portato avanti dai soci della coop Montalbano e adesso, dopo tre anni di lavoro, è pronto a camminare con le sue gambe. L’incontro del 24 gennaio ha proprio lo scopo di analizzare quanto è stato fatto finora, i risultati raggiunti e come proseguirà l’attività da ora in poi.
Nel corso dell’incontro ci sarà modo di affrontare con i relatori anche gli argomenti correlati all’attività intrapresa, che spaziano dal “Recupero dell’olivicoltura di collina una nuova proposta di gestione“ alle “Tecniche di recupero nella gestione dell’olivicoltura e Tecniche di agricoltura di precisione per la gestione degli oliveti collinari“. Fra le attività svolte in questi tre anni per la formazione degli olivicoltori coinvolti nel progetto sperimentale di recupero va segnalata l’ultima in ordine di tempo incentrata sui “Sistemi agroforestali applicati all’agricoltura“ in pratica come gli oliveti consociati con colture e zootecnia possano aumentare il reddito e la sostenibilità e diminuire i costi in olivicoltura. Un seminario affidato ad Adolfo Rosati del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Francesca Cavini