BARBARA BERTI
Cronaca

Remo Giugni a Casa Sanremo. Dalle notti fiorentine all’Ariston: "Io alla consolle più ambita"

Il dj e producer nato in riva d’Arno sarà l’anima dell’hub proponendo un repertorio tutto originale "Tenax, Meccanò e Universale, ora sono onorato della chiamata ricevuta dalla città dei fiori".

Il dj e producer nato in riva d’Arno sarà l’anima dell’hub proponendo un repertorio tutto originale "Tenax, Meccanò e Universale, ora sono onorato della chiamata ricevuta dalla città dei fiori".

Il dj e producer nato in riva d’Arno sarà l’anima dell’hub proponendo un repertorio tutto originale "Tenax, Meccanò e Universale, ora sono onorato della chiamata ricevuta dalla città dei fiori".

di Barbara Berti FIRENZE "Sanremo? Tutti lo guardano, tutti lo odiano. Per me è una kermesse dal grande fascino. Prediligo le edizioni del passato, quelle dei cantautori italiani che hanno fatto la storia della musica con canzoni che mi danno i brividi tutte le volte che le ascolto". Parola del dj e producer fiorentino Remo Giugni che sbarca nella Città dei fiori come dj ufficiale di ‘Casa Sanremo’, l’area hospitality ufficiale del festival da ben 18 anni. E propri oggi il fiorentino, animerà l’hub proponendo un dj set con brani originali da lui prodotti: un evento che sarà trasmetto in diretta su tutti i canali ufficiali di ‘Casa Sanremo’. "E’ la mia prima volta a Sanremo, sono veramente onorato della chiamata ricevuta, una vera sorpresa, arrivata tramite i contatti della mia agenzia, Origami Management, e il dj e produttore di fama internazionale Leandro Da Silva" racconta Giugni che in città è particolarmente noto nell’ambiente house e non solo, visto che è l’uomo alla console del Carnevale Fiorentino e della Notte di San Lorenzo.

"La scintilla è scattata quando avevo 14 anni, al compleanno di un mio coetaneo. Era la prima festa dove il classico intrattenimento per bambini veniva sostituito dalla musica. Lì, per la prima volta, vidi i vinili, le casse, i mixer e tutta l’attrezzatura da dj" racconta l’artista che si ispira a Bob Sinclar, David Guetta e agli altri big della musica house francese. Dal salotto di casa, in breve, è passato ai locali più in voga di Firenze e d’intorni. "Artisticamente sono nato alla fine degli anni Novanta tra lo Space e lo Yab. Poi Tenax, Meccanò, Central Park e ho suonato anche al mitico Universale" dice ammettendo che "fin da subito ho capito la console era più di una passione".

Negli ultimi anni si è fatto strada nella scena internazionale portando il suo sound in festival e locali: dal Ministry of Sound di Londra al Brasil Edm Festival. Suona regolarmente in Svezia, Amsterdam (dove è un dj ufficiale dell’Ade), Nepal, Guatemala, Croazia e Montacarlo. Le sue produzioni, tra cui ‘Blast’, ‘Pantheon’ e ‘Take My Mind’ hanno scalato le classifiche dance, mentre con il progetto ‘Future Kids’ con Snoop Dogg, attivato nel periodo del Covid, ha dimostrato il grande impegno benefico. Ha condiviso la console con leggende come Boy George, Carl Cox e Joe T Vannelli ma non dimentica le sue origini e già giovedì sera sarà regolarmente alle Serre Torrigiani con la sua musica. "Sono felicissimo di partecipare a Casa Sanremo proprio nell’anno in cui il festival parla fiorentino: Carlo Conti che puntualmente incontro al supermercato in zona Careggi ora lo ritrovo sul palco a condurre la kermesse. E chi lo veste? Stefano Ricci, un altro fiorentino che conosco visto che andavo a scuola con il figlio Filippo. Frequentavamo lo storico Collegio alla Querce, in zona Campo di Marte dove ora c’è un hotel" spiega ancora il dj sempre alla ricerca di nuove sonorità, pronto a scrivere il prossimo capitolo della sua carriera.