EMANUELE BALDI
Cronaca

Renzi, bordate su Franchi e procura: "Pd di sinistra? Neanche mancini"

Il leader di Iv a testa bassa: "Uno scandalo i 55 milioni per lo stadio. Le multe? Soltanto per fare cassa". Poi gli strali contro la magistratura: "Per il caso dell’ex Astor i pm sapevano chi c’era lì".

Renzi, bordate su Franchi e procura: "Pd di sinistra? Neanche mancini"

"Il Pd di sinistra? Ma non siete nemmeno mancini voi...". Di un’ora e più di discorso finale dal palco della ’sua’ Leopolda – dove ne ha per tutti, dalla Meloni alla Von der Leyen, da Salvini a Conte, fino a Di Maio suo prediletto nel ’tiro a segno’ delle stoccate – Matteo Renzi dedica al capitolo Firenze, e cioè alla disfida delle comunali di giugno, poco più di 4 minuti.

Uno spicciolo di tempo in cui però il senatore di Rignano alza i decibel al massimo e trova il verso di sganciare una serie di missili sugli ex amici dem che spiazzano perfino i suoi fedelissimi.

"Oggi non si teneva, non c’era verso..." confessa un renzianissimo dalle poltrone in prima fila. Altro, quindi, che continuare a coltivare le (parecchio-parecchio) residue speranze di un accordo dell’ultim’ora tra Italia Viva e Pd per le amministrative, piuttosto la sensazione, uscendo dalla Leopolda gremita come ai tempi delle rottamazioni, è che da oggi sia da mettere in conto anche una possibile rottura dell’allenza nei governi sia di Palazzo Vecchio (dove è in ballo ancora l’approvazione del piano operativo per cui l’appoggio di Iv per i dem resta strategico) che della Regione dove un plotone di esponenti dem chiedono a gran voce di silurare Stefania Saccardi, candidata sindaco di Renzi, nonostante i tentativi di mediazione del governatore Eugenio Giani.

I temi sui quali Renzi picchia duro sono gli stessi delle ultime settimane: il Comune "multificio" che "fa cassa" con "chi va a 51 all’ora su una strada a quattro corsie", lo "scandalo" dei 55 milioni di soldi pubblici destinati al restyling del Franchi e "non a ospedali e servizi ai cittadini" ("Lo capite da soli o vi dobbiamo fare un disegnino?"), e il degrado generale della città (Cascine incluse) che avrebbe a suo dire innescato bombe sociali come quella dell’ex hotel Astor dal quale l’anno scorso è sparita nel nulla la piccola Kata.

Poche sorprese sugli argomenti, parecchia sui toni usati. Quel "siete fuori di testa" rivolto al governo cittadino è destinato a restare nelle cronache. Eccolo, in sintesi, il j’accuse renziano.

"Vi dico perché a Firenze il Pd non è più il nostro Pd – tuona Renzi – perché non fa le primarie, perché prende i soldi delle multe, perché fa lo stadio con i soldi pubblici. Nel Pd fiorentino si sono arrabbiati per le mie parole sui senzatetto e Kata? bene, allora metteteli a sostegno degli ultimi. Chiamatevi partito delle poltrone e non democratico. E se pensate di minacciarci, che ci buttate fuori dalla Giunta regionale, siete" appunto "voi fuori di testa".

E intanto Renzi (che ieri ha incassato, tra l’altro, un inatteso endorsment da Francesca Pascale, presente in platea: "Credo che Matteo sia l’unico leader in campo a portare avanti quel progetto fatto partire da Berlusconi") non risparmia neanche un siluro ai magistrati, sempre in relazione alla sparizione della piccola Kata.

"Il 10 giugno 2023 una bambina di 5 anni è stata portata via da un’occupazione illegale. Io non attacco il Comune su questo, perché non è colpa sua. Attacco la procura della Repubblica che lo sapeva da nove mesi che c’era quella bambina là dentro insieme ad altre quattrocento persone in quell’immobile. E il procuratore capo di allora Luca Turco, invece di venire qui alla Leopolda (il riferimento è all’inchiesta Open iniziata nel 2019 ndr) , recuperi la legalità in questa città".

Il tempo di paragonarsi a Davide che sfida Golia ("Qui c’era un blocco di marmo sgraziato. Arrivò Michelangelo e realizzò uno che quando c’è da combattere con un gigante vince anche solo con la fionda") e Renzi fa calare il sipario sulla Leopolda lasciando nell’aria un bel po’ di scorie destinate gioco forza ad avvelenare ancora di più il clima politico in vista delle comunali.