REDAZIONE FIRENZE

Renzi indagato anche per il compenso di una conferenza ad Abu Dhabi. “Tutto regolare"

Il senatore fiorentino è indagato anche dai magistrati romani indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager Lucio Presta

Firenze, Renzi alla presentazione del suo libro

Firenze, 14 luglio 2021 - "Tutto è perfettamente documentato, legittimo e regolare, nel modo più tranquillo del mondo. Quando i magistrati ci chiederanno il conto, lo faremo vedere. Anche se a loro basta prendere le carte che hanno già preso. Tutto ciò che fa parte del contratto, delle prestazioni professionali, è stato realizzato". E' quanto dichiara il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager Lucio Presta. Renzi è a Firenze per la presentazione del suo libro "ControCorrente".

Dalla procura di Firenze, secondo quanto dichiarato dallo stesso Renzi, il leader di Italia Viva è invece indagato per emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al compenso ricevuto per una conferenza ad Abu Dhabi. Secondo quanto appreso da fonti investigative, Renzi sarebbe indagato in concorso con Carlo Torino, titolare di una società di Portici (Napoli), la Carlo Torino e associati, che avrebbe fatto da tramite per la ricezione del compenso. L'inchiesta sarebbe nata a seguito di una segnalazione della Uif, l'Unità di prevenzione antiriciclaggio, che avrebbe indicato movimenti di denaro poco chiari sul conto corrente della società del napoletano. Sempre dalla procura di Firenze e in particolare dall'inchiesta sulla Fondazione Open, sarebbero partiti gli accertamenti da cui è nata l'inchiesta della procura di Roma per finanziamento illecito che vede indagati Renzi e Lucio Presta.

Sulla vicenda, prosegue Renzi, “mi colpisce che la notizia me l'abbia comunicata un giornalista. A me quando mi arrivano situazioni che giudico ingiuste per me è benzina, trasformo la rabbia e l'altrui odio, in benzina". “Se qualcuno pensa di impaurirmi, con un sorriso, rispondo che non ho paura". “A me – si sfoga Renzi - hanno arrestato babbo e mamma. Tutta gente che non era mai entrata in aula di giustizia prima che diventassi presidente del Consiglio. Persone che erano tranquillissime sono diventate improvvisamente la Banda Bassotti. Se qualcuno vuole denunciarmi per diffamazione rinuncio all'immunità parlamentare vado, in tribunale e porto le prove di quello che dico".

Nel corso della presentazione del libro, Renzi ha parlato anche del ddl Zan, convinto che la legge non passi. “I beneficiari delle tutele del Ddl Zan – il suo commento – rischiano di essere colpiti ed affossati da quel Pd che ormai è diventato peggio dei grillini e che per me, purtroppo, fa male al cuore, sembrano la sesta stella di Grillo, più che il vecchio Pd riformista che avevamo imparato a conoscere”. “Siccome i numeri sono a rischio, dobbiamo fare un grande accordo, perché a scrutinio segreto questa legge non passa”, in quanto “per fare una legge non ci vogliono i like di Fedez, ci vogliono i voti in Parlamento”.