REDAZIONE FIRENZE

Restauro finito: tornerà agli Uffizi la Pala di Santa Lucia dei Magnoli

L’intervento è stato realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure e grazie all’integrale finanziamento di un mecenate privato

Con il rosa surreale dell’architettura, il verde luminoso delle pareti e l’azzurro del manto della Madonna, torna a splendere il delicato cromatismo della Pala di Santa Lucia dei Magnoli, capolavoro del grande maestro rinascimentale Domenico Veneziano databile intorno al 1445. Il dipinto è stato restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure grazie all’integrale finanziamento dell’intervento, mediante Art Bonus, da parte del mecenate Giampaolo Cagnin, che ha voluto così omaggiare la memoria della moglie Anne Marie Bauer, restauratrice impegnata nel salvataggio delle opere d’arte dopo l’alluvione che colpì Firenze nel 1966. Il delicato intervento era iniziato nel 2019.

Per il direttore degli Uffizi Eike Schmidt "si è trattato di un lavoro di grande difficoltà, possibile grazie alla generosità di un mecenate come Giampaolo Cagnin e all’altissima professionalità dell’Opificio e dei suoi restauratori. La competenza e l’acume scientifico richiesto da questo restauro hanno dato risultati insperati. Il suo aspetto ora fa dimenticare le condizioni in cui era prima e ci permette di comprendere meglio il grande impatto di Veneziano sulla pittura italiana del ’400". La soprintendente dell’Opificio Emanuela Daffra: "Sono davvero grata alla generosità di Giampaolo Cagnin, che ha fatto a tutti noi un autentico regalo. E nel giorno del solstizio d’inverno, quando le tenebre calano prima, invito tutti a passare in Fortezza, a godere per un momento di questa luce immutabile". Sarà possibile infatti vedere l’opera in anteprima il 21 dicembre presso il Laboratorio dell’Opificio alla Fortezza da Basso.