Firenze, 27 novembre 2024 – Uno stadio stretto come un mocassino nuovo su un piede gonfio. Il Franchi ’dimezzato’ dai cantieri del restyling mostra ora – alla vigilia della sfida-madre di questo sorprendente autunno a tinte viola con la squadra nei quartieri più chic della classifica e una città, comprensibilmente, impazzita – tutti i limiti di una capienza di appena 24.786 posti, quindicimila in meno dell’impianto a pieno regime.
Biglietti polverizzati per la sfida con i nerazzurri e una domanda che torna a tormentare tutti, dalla società stessa a Palazzo Vecchio: come accelerare i lavori di ristrutturazione dell’impianti di Nervi la cui consegna chiavi in mano, ad oggi, è prevista non prima del 2029 ma senza che nessuno abbia mai visto il cronoprogramma?
Così la sindaca Sara Funaro ha scritto alla prefetta Francesca Ferrandina per chiedere, “attestate le criticità” dei cantieri al Franchi, di sedersi nuovamente tutti intorno a un tavolo come nel gennaio scorso. Così martedì 3 dicembre, due giorni dopo il big match in programma domenica alle 18, è stato convocato un incontro al quale parteciperanno, oltre ovviamente a Comune di Firenze con Funaro in testa e alla Fiorentina, anche il governatore Eugenio Giani, esponenti della Lega calcio, il neo primo cittadino di Empoli, Alessio Mantellassi e i rapprensentanti del club azzurro.
Una convocazione ovviamente non casuale. Già in passato, da Firenze, si era sondata la disponibilità ad accogliere alcune gare della Fiorentina al Castellani (capienza di circa ventimila posti). Risposta: picche. Prima dall’ex sindaca Brenda Barnini e poi, forse in maniera più soft, dal successore Mantellassi.
Empoli, a detta, delle istituzioni locali non sarebbe in grado di ’contenere’ e gestire massicci flussi di tifosi viola e la città, dalle dimensioni assai contenute, si troverebbe in grossa difficoltà ad ospitare le gare casalinghe di ben due club (praticamente l’ordine pubblico da organizzare ogni fine settimana). Ma la porta non è mai stata chiusa in faccia del tutto.
C’è un altro aspetto, tuttavia, da tenere in considerazione. Anche per lo stadio Castellani è in progetto un intervento di restyling che tuttavia non partirà prima del settembre prossimo. Ecco allora che da Firenze si potrebbe tornare a bussare alle porte azzurre per cercare di ottenere ospitalità magari solo per le ultime gare casalinghe del campionato in corso. A che pro? È presto detto.
A più riprese si è stimato che, trasferendo le gare casalinghe della Fiorentina lontano dal Franchi, magari solo per un pugno di partite – le ultime della stagione in corso ed eventualmente le prime della prossima chiedendo alla Lega l’inversione dei campi per le gare interne del calendario – gli operai potrebbero accelerare i cantieri lavorando per 150/180 giorni di fila (’attaccando’ cioè i mesi primaverili a quelli estivi) senza gli attuali stop-and-go legati alla logistica dell’organizzazione di ogni gara. In questo modo tecnici stimano di poter recuperare un po’ di tempo sulla tabella di marcia.
Impossibile ormai arrivare alla festa del centenario della Fiorentina (agosto ’26) con i cantieri finiti come auspicava l’ex sindaco Dario Nardella, ma cercare di recuperare magari un anno – cioè un’intera stagione di campionato – o qualcosa in più rispetto al ’29 resta auspicabile. Da ricordare comunque che il Comune ha assicurato alla società che per le celebrazioni del secolo viola i posti a disposizione saranno già 35mila.
Intanto al Franchi, nei settori aperti regolarmente al pubblico, sono in arrivo alcuni accorgimenti legati alla sicurezza. Sarà infatti innalzata un’apposita rete tra il cosiddetto ’formaggino’ che da sempre accoglie i tifosi ospiti e la Ferrovia dove quest’anno si sono trasferiti in blocco tutti i gruppi della Fiesole.
Un provvedimento necessario per scongiurare eventuali lanci di oggetti o di fumogeni tra le opposte tifoserie durante le gare.