Firenze, 4 dicembre 2018 - Durante l'inaugurazione dell'anno accademico in Palazzo Vecchio era particolarmente atteso l'intervento del rettore dell'ateneo fiorentino Luigi Dei. "L'istruzione - ha detto Dei - è l'unica ideologia rimasta. L'istruzione supera la politica perché i suoi fini sono legati all'avanzamento della conoscenza e alla formazione di cittadini con spirito critico. La lotta all'ignoranza è la nostra battaglia. Molto è stato fatto per l'analfabetismo post guerra, ma tanto resta ancora da fare per costruire un futuro di ragionevolezza".
Dei dice poi che "dobbiamo aumentare il numero dei laureati, ma ci sono carenze infrastrutturali. Auspichiamo che le politiche governative recepiscano il grido di dolore delle università. Dei sottolinea poi le sinergie pubbliche e private che permetteranno una serie di agevolazioni agli studenti, tra cui quelle per gli abbonamenti dei trasporti pubblici, come treni e autobus.
"Abbiamo varato un regolamento sulla concessione degli spazi universitari - dice Dei - Inoltre da sabato scorso due biblioteche, l'umanistica Brunelleschi e quella delle scienze sociali rimarranno aperte tutti i giorni fino alle 23 e il sabato per tutta la giornata".
Sono circa quattrocento intanto gli accordi stretti dall'università con altri atenei di tutto il mondo. Siglato poi ultimamente un accordo con Hewlett Packard per la creazione di un laboratorio tecnologico innovativo per i cittadini della città metropolitana di Firenze.
"Lavoriamo in grande sinergia - dice Dei - con due aziende ospedaliere universitarie, Careggi e la pediatrica Meyer. C'è stato un passaggio epocale, un protocollo d'intesa tra gli atenei e la Regione. In esso vi sono tanti elementi innovativi, tutti volti a costituire con gli ospedali un asset strategico per migliorare la qualità della sanità sfruttando il mondo universitario e le sue risorse".
Vi è infine la missione "del radicamento dell'università nella città. Negli ultimi anni sono tante le iniziative e sono grato ai sindaci della provincia che ci sostengono. Credo di poter dire che ormai unanimemente si riconosce all'università un cambiamento di passo nell'aprirsi alla società". Conclude l'intervento con un augurio a studenti e studentesse, "nostri datori di lavoro. Provate ragazzi a immaginare che l'avventura del percorso universitario sia un viaggio di cui forse non sapete molto e che ciononostante dovrete vivere con serenità".