di Manuela Plastina
Una lunga lista di 750 firme è arrivata sul tavolo del sindaco Valerio Pianigiani. A consegnarla è stato un gruppo di giovani che ha organizzato una sottoscrizione popolare con un obiettivo preciso: esprimere la solidarietà della comunità nei confronti del Circolo Mcl di Ponterosso, chiedendo all’amministrazione di fare di tutto per salvaguardare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Come una spada di Damocle, è attesa ormai da giorni la revoca della licenza: gli uffici comunali – spiegano dal Comune – hanno preparato gli atti su richiesta del questore e ora la pratica è passata alla prefettura per le dovute valutazioni.
La motivazione è legata a questioni di ordine pubblico: nei mesi scorsi, durante alcuni interventi mirati da parte dei carabinieri, erano stati segnalati nel circolo disordini causati da clienti in stato di ubriachezza, ma anche avventori trovati in possesso di sostanze stupefacenti, persone che si erano date alla fuga all’arrivo degli uomini dell’Arma. Il servizio di somministrazione era stato sospeso almeno due volte sempre con decisione del Questore, ma in via temporanea.
La reiterazione porta, da Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, alla sospensione definitiva. Ma questa scelta, dicono dall’Mcl Ponterosso, "comporterebbe la conseguente chiusura di tutte le attività del circolo". E questo, sottoscrivono in 750, non può essere accettato rispetto a un luogo che ha rappresentato per tante generazioni un punto di riferimento e ritrovo. Pochi giorni fa il circolo stesso aveva lanciato la proposta di un protocollo di intesa con amministrazione comunale, polizia municipale e carabinieri che preveda prescrizioni e comportamenti da adottare da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Pianigiani ha accolto le firme: "Ribadisco il nostro impegno a lavorare a fianco di tutti gli interessati per arrivare a un risultato che possa conciliare il doveroso controllo del territorio con il sostegno alle attività dei circoli, il cui contributo è fondamentale per tutta la comunità" dice.