Firenze, 13 ottobre 2021 - Otel, Tenax, Yab, TwentyOne, Full-Up. Sono le prime discoteche fiorentine che cercheranno di ripartire dopo lo stop imposto dal coronavirus già da questo fine settimana. Le misure sono severissime, dalla capienza massima al 50% al meccanismo di registrazione dei clienti che consenta un eventuale tracciamento, fino all’obbligo di mascherina tranne quando si balla, ma i gestori delle sale da ballo hanno deciso di provarci comunque.
"Altri due mesi di chiusura sarebbero stati fatali" sottolinea Andrea Bolognesi, titolare dello Space di via Palazzuolo. Lui è al lavoro per la riorganizzazione del personale, dei controlli, per la selezione degli artisti e per adeguarsi alle nuove direttive. "Se ce la facciamo dalla prossima settimana apriremo anche noi – prosegue –. Ci auguriamo, campagna vaccinale e curva epidemiologica permettendo, che la situazione possa tornare alla normalità e che il limite di capienza possa salire". Secondo il Silb, il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio, il settore vale 2mila posti di lavoro solo a Firenze.
Sono 35 le discoteche nella provincia, 150 quelle toscane che muovono un giro di affari annuo di 500milioni di euro. "Dopo venti mesi di chiusura finalmente possiamo ripartire – sottolinea Riccardo Tarantoli, presidente Silb Confcommercio Firenze –, il governo ha accolto in parte le nostre richieste. Ogni dieci giorni ci sarà una cabina di regia per monitorare la curva dei contagi. Ci auguriamo che, se la situazione dovesse migliorare, venga ricalibrato il limite del 50%". Nonostante le restrizioni quasi tutte le discoteche fiorentine si stanno organizzando per poter riprendere la propria attività. A oggi l’unica vittima a Firenze è il Bamboo di via Giuseppe Verdi, il primo disco-ristorante che aprì nel 1979 come Liberty e che poi negli anni ha cambiato gestione e nome fino a diventare Twice e Bamboo.
"Sabato riapriremo anche noi – aggiunge Marco Mannini, uno dei proprietari del Tenax -, c’è grande entusiasmo e voglia di lasciarci questo periodo alle spalle. E’ stata dura rimanere in piedi fino a questo momento e ci siamo riusciti solo grazie agli aiuti ricevuti e a una gestione efficiente dei costi". Con la data di riapertura comincerà anche la campagna di sensibilizzazione dei gestori che hanno messo nero su bianco, insieme all’associazione dei genitori di Corinaldo, un codice etico. Tra i vari punti si legge: rispetta te stesso, rispetta gli altri, rispetta gli ambienti e l’ambiente. Nel testo vengono fornite linee guida per un divertimento consapevole sia all’interno dei locali che fuori. "In un momento così, i giovani hanno sempre più bisogno di attenzione – conclude – siamo pronti a fare la nostra parte e a offrire il nostro sostegno a Comune, scuole e istituzioni".