La prima parte è completata, per la seconda ci vorrà ancora del tempo, ma i fondi sono già stati destinati. Torna di nuovo fruibile la scalinata di Monte alle Croci, che è anche la più antica Via Crucis d’Italia, ma purtroppo non fino al piazzale Michelangelo. Sì perché a causa di un contenzioso con un privato, i tempi si sono allungati e i lavori sono dovuti partire dal basso per permettere almeno di completare il primo tratto.
Per il momento, quindi, la salita torna fruibile fino all’ingresso del Giardino delle rose, che rimarrà aperto nel consueto orario stagionale (fino a marzo dalle 9 alle 17). Un modo anche per permettere a tutti una salita verso il piazzale dalla porta di San Miniato in tutta sicurezza, senza dover percorrere la via di Monte alle Croci, che è stretta e pericolosa per i pedoni.
La scalinata era chiusa nella sua interezza da oltre un anno e mezzo, quando a febbraio del 2023 aveva ceduto un tratto della pavimentazione. L’investimento del Comune è stato di oltre 300mila euro per il tratto già fruibile e di altri 250mila per la parte superiore, che sarà completata non appena i tempi del contenzioso lo permetteranno. Oltre al lavoro di ripristino della scalinata e del muretto si è svolto anche quello di restauro della via Crucis con la valorizzazione delle stazioni e la sostituzione delle croci in legno.
Una riqualificazione che ha visto anche un importante lavoro di rifacimento della rete fognaria e delle acque con nuove griglie e canalette per l’acqua. Il tratto è stato dotato anche di un nuovo impianto di illuminazione, realizzato in sinergia con Firenze Smart. Recuperata e resa di nuovo leggibile, la lapide con la terzina del Purgatorio di Dante, posta proprio all’inizio della scalinata.
"E’ stato un impegno importante e un lavoro complesso – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune, Giovanni Bettarini durante la cerimonia di apertura del primo tratto –. Si ripristina così l’antico passaggio per San Salvatore e San Miniato. Si tratta di interventi importanti che l’hanno risanata e resa ancora più bella".
Lorenzo Ottanelli