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RiBella Firenze punta su Marrazza, dal Comitato alla lista civica

Una nuova lista civica, RiBella Firenze, si presenta alle elezioni comunali con la candidata Francesca Marrazza come proposta alternativa alle logiche di partito. Contrarietà alla tramvia, attenzione alla casa e alla sicurezza sono i punti chiave del programma.

RiBella Firenze punta su Marrazza, dal Comitato alla lista civica

Nel vastissimo panorama delle comunali irrompe anche una nuova lista civica, RiBella Firenze. La candidata a sindaco Francesca Marrazza, un nome noto nel quartiere di Campo di Marte in quanto è presidente del comitato. Marrazza ha un passato, seppur molto breve, nel centrodestra visto che nel 2019 si candidò con FdI. Adesso si presenta come proposta alternativa "alle logiche di partito e alla guerra fratricida tra destra e sinistra". E avvisa: "Ci siamo candidati come indipendenti, non vogliamo appoggi da nessuno e non appoggiamo nessuno. Veniamo dall’esperienza dei comitati". Nel programma elettorale è subito da evidenziare la contrarietà alla tramvia. "La cosa per cui batteremo di più – afferma – sarà per il viale dei Mille che deve rimanere libero. L’idea di distruggere i viali è fuori moda e la tramvia non è il mezzo giusto. Inoltre abbiamo un piano casa e sul tema ambientale vogliamo che il verde venga curato. Gli alberi sono la ricchezza e la salute della città: i viali di Firenze perderanno 900 alberi e questo è inammissibile". Avendo come base Campo di Marte una riflessione sullo stadio Franchi è d’obbligo: "Ormai è la novella dello stento – attacca -. E’ stato smontato un pannello e poi non si è visto più niente. Lo stadio a Campo di Marte è croce e delizia: ci può stare a patto che venga organizzato il traffico perché non può essere tutto sulle spalle dei residenti".

Tra i punti del programma c’è anche un’attenzione sulla casa con la promessa di "recuperare tutti gli edifici di edilizia popolare. E si parla di sicurezza: "Una città non sicura non è libera. Molte ragazze oggi rinunciano a posti di lavoro in centro per la preoccupazione di rientrare a casa tardi. Situazioni di degrado modello Hotel Astor non devono essere più tollerate". La lista sostiene inoltre "l’apertura dei Cpr, fermo restando che non tutti quelli che delinquono sono criminali".

Niccolò Gramigni