Ricerca, innovazione e avanguardia. Rifredi, finalmente si alza il sipario

La stagione si apre il 22 novembre con la prima nazionale di ’Aka. Also Known As’ con la regia di Savelli .

Ricerca, innovazione e avanguardia. Rifredi, finalmente si alza il sipario

Luca Saccoia in ’Natale a Casa Cupiello’

Quella che si aprirà il 22 novembre con la prima nazionale di ’Aka. Also Known As’ del giovane drammaturgo Daniel J.Meyer e sotto la direzione di Angelo Savelli (che ha da poco festeggiato 50 anni di palcoscenico) è, forse, la stagione più complicata della sua storia per il Teatro di Rifredi. Per questo esserci – nonostante i ritardi e alcune nubi che non si diradano – conta più delle altre volte. Rifredi riparte e chiede attenzione: "Bisogna essere positivi, facciamo un appello al pubblico, quello di aiutarci visto che il ritardo con cui partiamo è pesante", afferma Giancarlo Mordini, coordinatore del teatro.

A livello artistico il programma regala il ricordo di Eduardo De Filippo, a 40 anni esatti dalla morte, con tre spettacoli dedicati: ‘Natale in casa Cupiello’ di Eduardo (27-29 dicembre) nella versione di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia con la regia di Lello Serao; ‘Anna Cappelli’ (17 e 18 gennaio) di Annibale Ruccello con la regia di Claudio Tolcachir; ‘Futbol’ (6-7 febbraio) di Osvaldo Soriano, con Peppe Servillo e Cristiano Califano alla chitarra. Il dialogo con i classici si rinnova poi in questa stagione attraverso la rilettura de ‘La leggenda del santo bevitore’ di Joseph Roth con Carlo Cecchi che darà vita alla storia di Andreas, vagabondo parigino alle prese con un misterioso prestito e una promessa da mantenere, per la regia di Andrée Ruth Shammah (20–23 febbraio). ‘La vittoria è la balia dei vinti’, con Cristiana Capotondi (31 gennaio-2 febbraio) esplorerà le dinamiche del potere e della sconfitta nella società contemporanea. Da sottolineare anche ‘Vorrei una voce’ di e con Tindaro Granata (15, 16 aprile).

Dietro lo sforzo della stagione 2024-2025 ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione. Il primo è il milione di euro che attualmente manca al Teatro della Toscana: "Sono molto ottimista" dichiara il direttore generale del Teatro della Toscana, Marco Giorgetti. "In questi giorni ci incontreremo tra i soci per definire il quadro economico" spiega l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini che ha parlato di "grande soddisfazione" per l’avvio, non scontato, della stagione. Il secondo punto, sempre economico, è legato alla presa di posizione del circolo Arci dell’Sms di Rifredi, proprietario dell’area del teatro, per il mancato pagamento dell’affitto: è stato fatto notare che "da nove mesi non viene fatto il pagamento". "C’è stato un problema di cassa, il pagamento avverrà nei prossimi giorni" la replica di Giorgetti.

Niccolò Gramigni