Firenze, 27 maggio 2024 – C’è anche il nome di Giuseppe ‘Pino’ Taglialatela, ex portiere della Fiorentina e del Napoli, oggi legale rappresentante dell’Ischia Calcio, tra le carte dell’inchiesta che la procura di Firenze ha aperto nei confronti di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti tributari, all'appropriazione indebita e all'autoriciclaggio.
Nel mirino della Dda ci sono un cittadino italiano e uno albanese, che hanno coagulato attorno a loro numerosi altri soggetti. Dal 2012 sono riusciti ad acquisire o affittare 31 attività ristorative, situate principalmente nel centro storico di Firenze, oltre a due alberghi, attività di noleggio auto, attività di produzione di birra, per un totale di investimenti pari a circa 13,5 milioni di euro. I proventi illeciti accumulati sono stati reinvestiti anche in beni di lusso e nell'acquisizione delle quote di una società di calcio dilettantistica campana.
Da stamani, 27 maggio, su delega della procura i finanzieri del comando provinciale di Firenze, con il supporto di personale del Gruppo Mezzi Tecnici dello Scico, del Comando Provinciale di Napoli e delle unità cinofile cash dog dei Gruppi di Bologna, Rimini e Firenze, stanno eseguendo perquisizioni personali, domiciliari e locali nelle province di Firenze, Livorno e Napoli.
Contestualmente, la procura speciale contro la corruzione e la criminalità organizzata di Tirana, nell'ambito di una Squadra Investigativa Comune costituita con il coordinamento di Eurojust, ha disposto l'esecuzione di perquisizioni in Valona, Tirana, Durazzo, Elbasan, a cura del National Bureau of Investigation (Nbi).
I soldi contanti fatti uscire dai ristoranti gestiti dal gruppo sarebbero stati utilizzati - secondo la ricostruzione accusatoria - anche per rilevare tra il dicembre 2023 e il maggio 2024 il 50 per cento delle quote dell’Ischia Calcio al prezzo formale di circa 9mila euro, consegnando invece 100mila a Giuseppe Taglialatela, legale rappresentante della società. L’ex portiere deve anche rispondere di emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione alle sponsorizzazioni fittizie, almeno in parte: fatture per circa 80 mila euro emesse dall’Ischia calcio nei confronti di una società di Napoli.
I ristoranti perquisiti sono il Cavallino in piazza della Signoria, la Trattoria Giovanni in via Sant'Agostino, La Bistecca Osteria Fiorentina in piazza della Repubblica, trattoria Ponte Vecchio in Lungarno Archibustieri, Bistecchiera Santa Croce in Largo Bargellini, ristorante Trattoria de Pitti in piazza Pitti, Osteria Lungarno in Lungarno Corsini, Orcagna in piazza della Signoria oltre alla sede dell'Ischia Calcio.