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Riciclaggio in centro. Diamanti e Ferrari. Sequestrati i tesori dei soci Bigi-Kamami

Nuovi atti del giudice dopo le perquisizioni dello scorso maggio. Le fiamme gialle perquisiscono altre quattordici attività . e acquisiscono beni di lusso e contanti per oltre due milioni di euro.

Riciclaggio in centro. Diamanti e Ferrari. Sequestrati i tesori dei soci Bigi-Kamami

FIRENZE

Una nuova mandata di sequestri: soldi, due fiammanti Ferrari, preziosi in oro, diamanti e brillanti e due locali del centro, per un valore che supera i due milioni. Nel mirino della Dda c’è ancora la presenta associazione per delinquere che avrebbe colonizzato Firenze accaparrandosi decine bar e ristoranti. In particolare i suoi due presunti “leader“: Alessandro Bigi ed Eluert Kamami, soci accusati di essere il fulcro di un’associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita aggravata e all’autoriciclaggio.

Ieri mattina, la guardia di finanza si è rimessa in moto a distanza di poco di un mese dalle prime perquisizioni. In mano, le fiamme gialle avevano un decreto di sequestro firmato dal gip, Piergiorgio Ponticelli, che ha tolto dalla disponibilità dei due indagati “eccellenti“ beni del proprio patrimonio per milioni di euro.

Non solo: i finanzieri del comando provinciale di Firenze, guidati dal generale Bruno Salsano, hanno perquisito altre quattordici attività del centro storico, anch’esse nell’orbita di Bigi-Kamami: l’Osteria del proconsolo, la Braceria dei tre amici in via del Proconsolo, l’Osteria del Fiore in piazza Duomo, la Casa del Vinsanto in via Porta Rossa, l’Osteria da Caterina in via Ghibellina, l’osteria Le Pietre e il Caffè della Galleria in piazza Pitti, la Tenda rossa in via dei Magazzini, il Caffe della Galleria in piazza Pitti, Borgo Saccardi in via delle Padule, il Museo della Bistecca in via dei Lamberti, il Cimatori 30 Osteria in via dei Cimatori, i tre Pepi in via dell’Anguillara, l’Osteria San Fiorenzo in Borgo dei Greci e il Caminetto in via dello Studio. Sotto sequestro sono finite poi le quote del ristorante La vetreria, sempre in via del Proconsolo, e di un bar gelateria in Borgo San Lorenzo.

Nel 2012, Bigi e Kamami avrebbero iniziato la loro espansione, fino ad arrivare, oggi, a gestire, in proprietà o in affitto, 31 attività di ristorazione nel centro, due alberghi, attività di noleggio auto, una produzione di birra, per un valore di circa 13,5 milioni di euro. Denaro che, secondo le accuse del pm Christine Von Borries, sarebbe frutto di riciclaggio.

I proventi illeciti accumulati, secondo la procura, sarebbero stati reinvestiti in una ’Testarossa’ e in una ’296’, in gioielli e nell’acquisizione delle quote dell’Ischia calcio dall’ex portiere della Fiorentina Pino Taglialatela, anch’egli indagato ma estraneo alla presunta associazione, di cui Bigi è stato nominato presidente. Le due Ferrari, l’anello con diamanti e gioielli, oltre 225mila euro in contanti, conservati nella cassaforte della sua abitazione, sono stati sequestrati ad Alessandro Bigi. Sono stati posti i sigilli a 186mila euro trovati in contanti nell’abitazione di Eluert Kamami. Gli indagati (Bigi è difeso dagli avvocati Federico Scavetta e Matteo Corri, Kamami da Nino D’Avirro) stanno valutando le prossime mosse difensive.

ste.bro.