Firenze, 20 settembre 2024 - Uno studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale guidato dalle Università di Firenze, Bologna e Siena ha consentito di ricostruire la storia biologica di un bambino vissuto circa 17.000 anni fa nel sud Italia durante il Paleolitico Superiore. Come spiega l'ateneo fiorentino, la ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha «permesso di ricostruire con elevata precisione lo sviluppo e le caratteristiche biologiche» di un bambino, «morto all'età di circa 16,5 mesi» e ha portato «alla ricostruzione del genoma più antico in Italia, rivelando significativi cambiamenti nella popolazione dell'Italia meridionale alla fine dell'ultimo massimo glaciale». La ricerca è partita da resti scheletrici rinvenuti dall'Università di Siena alla fine degli anni '90 nel sito archeologico di Grotta delle Mura a Monopoli in Puglia, tra «i pochi scheletri infantili del Paleolitico Superiore così ben preservati» si spiega sempre da Unifi. L'approccio multidisciplinare delle più innovative metodologie di analisi ha poi combinato studi antropologici tradizionali con paleogenomica, paleoistologia dentale, analisi geochimiche ad alta risoluzione spaziale e datazione al radiocarbonio.
CronacaRicostruita la storia biologica di un bambino di 17mila anni fa