EMANUELE BALDI
Cronaca

E la Lega vuole la Rificolona docg: "No a pecorino sardo e cibi peruviani"

Alla festa di Gavinana sarà possibile assaggiare anche cibi di altre regioni e Paesi. Scoppia la polemica

Rificolona a Firenze (foto Umberto Visintini/New Press Photo)

Firenze, 6 settembre 2019 - ‘Il pecorino sardo della Rificolona di Gavinana non s’ha da fare’ ringhia la Lega che tira su lo scudo repubblicano della «fiorentinità» e con la cerbottana spara pallini al pane carasau anziché ai festoni di cartapesta. La buttiamo sullo scherzo ma la faccenda è più o meno seria, visto che i Salvini boys fiorentini fanno le barricate contro il cibo ‘forestiero’ in occasione delle feste locali e alla sinistra ovviamente si accappona la pelle. Cos’è successo? Domani sera in piazza Gulfredotto si terrà una delle tante feste di rione per la Rificolona. In mezzo a saliscce e ribollite sarà possibile mangiare anche prodotti peruviani oppure, su prenotazione, cibi tipici sardi. Ma Tacu tacu e porcheddu sono rimasti indigesti al sol pensiero al Capogruppo della Lega al Quartiere 3, Alessio di Giulio che ha sbottato così: «L’origine di questa festa è da ricollegare all’arrivo in città di tanti contadini e montanari che venivano in città per festeggiare la natività della Madonna nella basilica della Santissima Annunziata, offrendo i loro prodotti».

Ragion per cui Di Giulio pensa «che la proposta di quest’anno sia sbagliata», una cucina alternativa messa sul piatto quasi «ci vergognassimo di promuovere prodotti autoctoni». Di Giulio tira in ballo anche il Calcio storico: «Da ex calciante e amante della mia tradizione fiorentina, ritengo tutto questo una mancanza di rispetto per Firenze» dice perché è «come dopo la finale invece della tradizionale bistecca di chianina, venisse servito il “Ceviche”». Con Di Giulio c’è il collega di partito Federico Bussolin, capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio che ha già annunciato interrogazioni a raffica in piazza Signoria e nei quartieri «per difendere l’identità fiorentina». Per Bussolin «la perdita del senso delle tradizioni a Firenze è una costante, attraverso una mentalità, quella dell’amministrazione, sempre più improntata nello svendere le trazioni al fine di renderle più appetibili per i turisti, anziché favorirle per la cittadinanza».

Faccenda spinosa. Antonella Bundu, esponente di punta della Sinistra critica non quasi neanche voglia di commentare poi però affila le armi: «La polemica della Lega? Ridicola, sterile, senza senso. Cosa gli vuoi rispondere? Meglio non considerali...». E sul sovranismo e il no alla cucina sarda che fino a prova contraria è Italia? «E’ chiaro che l’hanno tirata in ballo per dire ‘Avete viso che non siamo razzisti?’». E mentre Bussolin insiste («Io vado spesso a cena al vietnamita, non ho nulla contro la cucina etnica... Solo che in queste feste non ha senso...») la presidente del Quartiere 3, Serena Perini dice la sua: «Quella della Lega è una battaglia sciocca. Il cibo è convivialità, arricchimento, condivisione. E comunque vorrei dire alla Lega che a prescindere da questo mio punto di vista non è stato il Quartiere ma il centro commerciale naturale di via Datini e piazza Gualfredotto a organizzare il programma privilegiando, giustamente, i punti di ristoro che insistono nel rione».