REDAZIONE FIRENZE

Rigassificatore Piombino. Il futuro fa discutere

Il presidente toscano Giani respinge le accuse del viceministro Rixi sull'ubicazione del rigassificatore a Piombino, sottolineando che la decisione spetta al Governo e critica la mancanza di opere di compensazione promesse.

Il presidente toscano Giani respinge le accuse del viceministro Rixi sull'ubicazione del rigassificatore a Piombino, sottolineando che la decisione spetta al Governo e critica la mancanza di opere di compensazione promesse.

Il presidente toscano Giani respinge le accuse del viceministro Rixi sull'ubicazione del rigassificatore a Piombino, sottolineando che la decisione spetta al Governo e critica la mancanza di opere di compensazione promesse.

"Non è accettabile l’atteggiamento del viceministro Edoardo Rixi (nella foto) che sul rigassificatore mi attribuisce un concetto che non ho mai espresso". Così il presidente toscano Eugenio Giani che risponde al viceministro delle Infrastrutture invitandolo a non fare demagogia sul tema che interessa la sicurezza energetica nazionale. "Ho detto che il rigassificatore dopo tre anni andrà via da Piombino. L’accordo col Governo lo prevede. Ma questo non significa che deve andare in Liguria. Non c’è nessuno automatismo su questo. Non l’ho mai detto. Il rigassificatore, che dopo tre anni uscirà dalla Toscana, andrà dove vorrà il Governo. Anzi spetterà a lui l’indicazione del luogo dove collegarlo". "Non si usino quindi - conclude Giani - espressioni demagogiche e populiste, semmai è il Governo che non ha mai dato seguito sulle opere di compensazione promesse al territorio".