Rignanese calcio, perso l’impianto: "Presentata un’offerta non valida"

In città spuntano striscioni di polemica che denunciano i disagi per il personale e la morte della società

Rignanese calcio, perso l’impianto: "Presentata un’offerta non valida"

Rignanese calcio, perso l’impianto: "Presentata un’offerta non valida"

Pochi mesi fa, la Usd Rignanese festeggiava i suoi 90 anni di storia. Ora ha perso la gestione degli impianti sportivi, affidati con regolare bando comunale a un’altra società. Un avvicendamento che ha provocato aspre critiche, con striscioni affissi nelle strade di Rignano in cui polemicamente si lamenta la perdita del lavoro per due dipendenti dell’USD e la morte della società. Il gruppo di opposizione Insieme per Rignano chiede chiarezza.

"I cartelli e l’insoddisfazione sono palesi e assolutamente giustificati – dicono dal gruppo consiliare -. È necessaria un’analisi dettagliata dei fatti, compresi giudizi sulle qualità e capacità professionali di amministratori e funzionari, affinché si possa parlare senza filtri di una situazione che riguarda centinaia di famiglie rignanesi. Tra queste, in particolar modo, coloro che hanno perso il lavoro senza che l’amministrazione comunale ne tutelasse la continuità con il nuovo gestore".

Vogliono un "esame approfondito sull’iter procedurale che ha condotto all’affidamento degli impianti sportivi che a nostro parere non rispetta il regolamento comunale". Ma la reazione dell’amministrazione è dura. "L’Usd Rignanese è stata esclusa dalla gara per l’incapacità di presentare una domanda ammissibile: nessuno ha fatto ricorso, né contro il bando né contro l’esclusione. Hanno distrutto una società sportiva. Stupisce che, all’indomani dell’esclusione dalla gara, la Usd abbia rinunciato all’organizzazione di qualsivoglia attività sportiva per la prossima stagione agonistica, per la quale gli spazi sarebbero stati comunque garantiti come per altre situazioni di avvicendamento nella gestione degli altri impianti sportivi".

L’amministrazione respinge l’accusa di non aver tutelato due dei lavoratori dipendenti della precedente gestione: "Non abbiamo competenza né responsabilità sui rapporti contrattuali tra la Rignanese e i suoi lavoratori. La società avrebbe potuto non interrompere l’attività sportiva e trovare un accordo con quella entrante, che aveva dato piena disponibilità". L’avvicendamento sarà il 1° agosto: "Monitoreremo attentamente come lasceranno gli impianti alla fine del mese per valutare se ci sono danni all’interesse pubblico" preallerta l’amministrazione.

Manuela Plastina