Riscoprire Firenze con ’L’Acqua Cheta’

La commedia in vernacolo diretta da Sandro Querci andrà in scena al Verdi dal 17 al 19 maggio.

Riscoprire Firenze con ’L’Acqua Cheta’

Riscoprire Firenze con ’L’Acqua Cheta’

Riportare in scena grandi testi fiorentini, per il grande pubblico, in un grande teatro. Questo l’obiettivo che si è dato la ’Compagnia del Buono’, che dopo il successo de "Il gatto in cantina", quest’anno porta in scena "L’Acqua Cheta", il capolavoro di Augusto Novelli, senza dubbio la commedia fiorentina per eccellenza. Dal 17 al 19 maggio rivivrà al Teatro Verdi, diretta da Sandro Querci e portata in scena da un cast d’eccezione composto da Roberto Andrioli, Andrea Bacci, Alessandro Calonaci, Fabrizio Checcacci, Camilla Gai, Antonio Lanza, Francesca Nerozzi, Sandro Querci, Silvia Querci, Elena Talenti. E con Agata Biondi e Camilla Valentini, e gli Sciucaren Aldo Bartolucci e Thomas Stefanelli.

L’acqua cheta, oltre a essere la commedia in vernacolo fiorentino più conosciuta, è anche la più rappresentata nei teatri di tutta Italia. Tuttavia, questa del Verdi, ha qualcosa di speciale. "La porteremo in scena in versione integrale e… qualcosa di più" sottolinea Querci. Il "di più" a cui si riferisce non è un dettaglio da poco: "Per la prima volta il pubblico potrà ascoltare le due serenate di Cecco, che non sono mai state messe in scena".

Di motivi, per assistere a questo spettacolo, ce ne sono tanti. Uno su tutti: la possibilità di ritrovare - che per i più giovani diventa possibilità di scoprire - una Firenze andata, che oramai non c’è più. E non mancano le ‘chicche’, come la moglie defunta di Stinchi, mai stata messa in scena prima d’ora. L’Acqua Cheta debuttò al Teatro Alfieri, ed ebbe un successo clamoroso che la tenne in scena per 44 repliche.

Maurizio Costanzo