
Riscoprire gli antichi mestieri. Corsi per scalpellini, boom di giovani
Primo obiettivo raggiunto. L’associazione Scalpellini , nata per non far scomparire l’antico mestiere della lavorazione della pietra serena, ha concluso il suo primo corso, e il bilancio è positivo: cinque allievi, tutti interessati ed entusiasti. I promotori sono già al lavoro per nuovi corsi, a cominciare da quelli professionalizzanti, che potrebbero sfociare in assunzioni, perché le numerose aziende della pietra serena sono alla ricerca di operai qualificati. Simone Bonciani, presidente dell’associazione, è soddisfatto: "Era la partecipazione che ci attendevamo, perché non è un corso per far cassa, ma per insegnare, e ha funzionato. Tanto che gli allievi hanno già chiesto di programmarne un secondo, di livello avanzato". Emanuele Vannini. 39 anni, di Valsalva – Castel del Rio, è entusiasta. Lavora nell’edilizia, come lattoniere, a preparare manufatti in rame e lamiera, "ma – dice - vivo in una zona dove la pietra serena è una tradizione. E ho voluto provare. E’ stata un’esperienza straordinaria: i maestri che ci hanno insegnato le nozioni dell’incisione e della lavorazione della pietra sono stati fantastici. Abbiamo imparato che dal niente, da un blocco di pietra grezza si possono realizzare opere d’arte". Diverse le motivazioni, ma stessa soddisfazione da Leonardo Vannini, 29 anni. "Sono dottorando di archeologia medievale all’Università, e mi sono iscritto al corso perché volevo studiare le tecniche tradizionali di lavorazione, le stesse usate nel medioevo. Gli insegnanti sono stati bravi. Il maestro Giancarlo che si è dimostrato un pozzo di scienza". "Giancarlo Tagliaferri – dice Bonciani, che ha condotto il corso insieme ad Andrea Mini, Alessandro Conti e Alberto Adalberti– è il nostro punto di riferimento. Da tempo in pensione, figlio di uno scalpellino, lo ringrazio per la disponibilità. Così come ringrazio la fondazione Stefano Ricci, che finanzia questa scuola, così come il sindaco Giampaolo Buti, che ha dimostrato di credere fortemente nella nostra attività, e la sostiene con ogni mezzo, mettendoci a disposizione prima il museo della pietra serena, poi gli ex-macelli. Quando sarà pronta la nuova sede lanceremo un corso professionale, che avrà sbocchi lavorativi".
Paolo Guidotti