REDAZIONE FIRENZE

Riscossione multe all’estero. Il Tar annulla il bando

La decisione del tribunale dopo il ricorso di una delle tre società in gara. Contestate le spese di notifica e accertamento a carico del sanzionato.

La decisione del tribunale dopo il ricorso di una delle tre società in gara. Contestate le spese di notifica e accertamento a carico del sanzionato.

La decisione del tribunale dopo il ricorso di una delle tre società in gara. Contestate le spese di notifica e accertamento a carico del sanzionato.

di Pietro Mecarozzi

"Gli atti di gara e le conseguenti assegnazioni devono essere annullati". A scriverlo sono i giudici del Tar Toscana motivando l’accoglimento (parziale) del ricorso della Nivi spa contro il Comune di Firenze e la Safety spa in merito al bando per l’affidamento del servizio di gestione e riscossione dei verbali a carico dei veicoli con targa straniera e alle auto prese a noleggio dai visitatori che sono entrati in città. Il bando è da rifare, ha in altre parole spiegato il tribunale amministrativo, nonostante la bocciatura – nelle prime 20 pagine della sentenza – dei motivi cardine del ricorso. La decisione si basa infatti su un motivo aggiuntivo presentato dai legali della società, gli avvocati Vittorio Amedeo François e Giancarlo Lo Manto, che affronta il tema delle spese ’procedurali’. Nel bando si legge infatti che "le spese procedurali saranno pertanto poste a carico del destinatario del verbale/atto e rimborsate all’Aggiudicatario entro il limite dell’importo effettivamente riscosso". Questa disciplina, secondo i giudici, finisce "per far gravare su un singolo trasgressore i costi del servizio afferenti a due verbali (e perciò a due trasgressioni), dando così luogo alla dedotta violazione dell’art. 201, comma 4 del Codice della Strada, fino al punto di consentire il recupero di una somma addirittura superiore a quella dei costi di procedura effettivamente sostenuti, ogni volta in cui l’aggiudicatario riesca ad incassare una percentuale di verbali superiore a quella del 50% preventivata dalla stazione appaltante". Circostanza che, si legge ancora, avrebbe "consentito di escludere che le spese complessive del servizio potessero ritenersi sottostimate dalla stazione appaltante e che la gara non permettesse, quindi, la formulazione di un’offerta remunerativa". Il valore complessivo stimato dell’appalto, è pari a circa 53 milioni di euro. Pubblicato nel mese di agosto scorso, il bando fu vinto dalla Safety spa – a discapito della Nivi e di un’altra partecipante –, che adesso, secondo quanto appreso, potrebbe impugnare la sentenza con tanto di sospensione cautelare in quanto il servizio è tutt’ora in essere. Alle spalle, pronto a sua volta a ricorrere al Consiglio di Stato, c’è il Comune di Firenze.