
Da sin. Luca Severini, Francesco Carrassi, Corrado Sforza Fogliani, Giuseppe Morbidelli
Firenze, 28 febbraio 2019 - Quanto ne sappiamo di educazione finanziaria al risparmio? E qual è la reale consapevolezza che si ha della sua importanza? È a tali domande che ha guardato il convegno tenutosi ieri a Palazzo Incontri dal titolo «Educazione finanziaria per la crescita dell’Italia, l’informazione, la tutela del risparmio, la sostenibilità, la cultura», organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) con Acri, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e la fondazione Fefuf, organismo fondato da Abi stessa per la promozione della conoscenza in materia. L’incontro – una riflessione plurale coordinata dal direttore de La Nazione Francesco Carrassi e introdotta da Giuseppe Morbidelli, presidente della «Fondazione Cesifin Alberto Predieri» - ha visto gli interventi del presidente di Abi Antonio Patuelli, del direttore genrale di Banca d’Italia Salvatore Rossi, del presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro e di Corrado Sforza Fogliani, presidente dell’Associazione Nazionale Banche Popolari.
Educazione finanziaria al risparmio come motore di scelte e importante strumento d’orientamento dei cittadini in un contesto economico mutevole: al centro del focus, la promozione della sua diffusione, impegno fissato da Abi nel proprio statuto e portato avanti da anni attraverso innumerevoli progetti sul territorio, ma che ha bisogno di uno scatto in avanti sulla spinta delle istituzioni pubbliche. «L’educazione finanziaria al risparmio – ha sollecitato, in particolare, il presidente Patuelli – è troppo importante per essere portata avanti principalmente dai privati e del mondo del volontariato. C’è bisogno di un impegno maggiore delle istituzioni repubblicane, affinché la sua diffusione dia risultati sempre più concreti». Patuelli ha auspicato una lotta contro la scarsa conoscenza in materia «al pari di quella condotta da anni contro il fumo, con il coinvolgimento della scuola di ogni ordine e grado e delle emittenti pubbliche». La conoscenza del risparmio e delle sue sfaccettature, così come degli elementari meccanismi che muovono il mondo bancario – ha concluso - «è prima di tutto un impegno di civiltà». La chiusura del convegno ha visto la consegna del premio promosso da Abi-Fiaba-Faduf «Finanza per il sociale», riconoscimento patrocinato dal consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti rivolto a praticanti e studenti di scuole di giornalismo per il miglior elaborato sul tema. Premiati Immacolata Carmela Baccelliere, Vittorio Russo e Giorgia Tisselli, allievi dell’Università di Bologna. Una menzione speciale, inoltre, è andata all’articolo «Il colore dei soldi» di Marco Procopio, studente della scuola Walter Tobagi di Milano.
Paola Del Pasqua