REDAZIONE FIRENZE

Rissa in viale Corsica. Cinque ospiti nel mirino per le coltellate all’intruso

Identificati i ragazzini che si sarebbero accaniti contro il diciannovenne. I carabinieri stringono il cerchio, anche se non ci sono le telecamere.

Identificati i ragazzini che si sarebbero accaniti contro il diciannovenne. I carabinieri stringono il cerchio, anche se non ci sono le telecamere.

Identificati i ragazzini che si sarebbero accaniti contro il diciannovenne. I carabinieri stringono il cerchio, anche se non ci sono le telecamere.

Si stringe il cerchio sul branco che ha aggredito e gravemente ferito il 19enne tunisino sabato pomeriggio al Cas ’L’orologio’ di viale Corsica. Cinque di loro sono stati identificati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale per aver lanciato pietre contro gli agenti della polizia municipale giunti alla struttura per calmare le acque. Il gruppetto, secondo quanto ricostruito, sarebbero stato composto da tre minorenni e due maggiorenni e dovrebbe essere lo stesso del blitz ai danni del maggiorenne ’intruso’, che si trova ancora in condizioni gravi all’ospedale di Careggi a seguito del fendente ricevuto all’altezza del torace.

Chi ha sferrato la coltellata? Uno di loro avrebbe confessato, puntando il dito contro un altro componente del gruppo. L’accusa è quella di tentato omicidio. Gli avvisi di garanzia sono nell’aria, come del resto eventuali misure cautelari. Anche se è ancora da chiarire dinamica e movente. Tra gli ospiti del Cas e un gruppetto di 6/7 extracomunitari maggiorenni – di cui fa parte la vittima – non corre buon sangue da tempo. Chi lavora all’Orologio spiega che quasi una volta a settimana sono costretti a chiamare la polizia proprio perché il gruppetto dei maggiorenni tenta di intrufolarsi nel perimetro del centro – scavalcando i pannelli che dividono la struttura dal cantiere Tav o entrando dal cancello principale nel momento ’buio’ tra un turno e un altro dei vigilantes – per conquistarsi un posto letto o per conti in sospeso con gli ospiti regolari, legati spesso a piccolo spacci di droga.

"Se ci sono minori problematici dobbiamo pensare a soluzioni nuove per cercare di andare ad intervenire", ha detto la sindaca di Firenze, Sara Funaro, commentando l’accoltellamento del 19enne. "Ci siamo assestati intorno a 500 minori non accompagnati in città", ha spiegato Funaro, sottolineando che ‘"il fenomeno è circoscritto perché per fortuna la maggior parte dei minori non effettua questi episodi ma c’è un nucleo ristretto che è molto problematico".

L’assessore al Welfare, Nicola Paulesu, "c’è poi da fare un lavoro sempre più accurato sulle vulnerabilità, si tratta di ragazzi con percorsi molto difficili alle spalle, dobbiamo essere in grado di costruire percorsi di accompagnamento sociosanitario, su questo c’è un gruppo di lavoro Asl, Comune, società della salute, servizi sociali, Serd e salute mentale che favorisce la presa in carico e accompagnamento vulnerabili per implementare quanto fanno le strutture di accoglienza con diagnosi, valutazione e inserimento in percorsi".

P.m.