REDAZIONE FIRENZE

Risse e coltelli: via Verdi terra di conquista

Pusher in azione fra via Ghibellina e le strade limitrofe. L’altra notte ennesimo diverbio finito nel sangue. Aggredito un tassista

Via Verdi, ci risiamo. Via Verdi e – su su risalendo verso i viali – via Ghibellina. E poi via dei Lavatoi, via dell’Isola delle Stinche. Qualcuno avrà pur fatto una raccolta a fini statistici delle (tante) aggressioni e ‘puncicature’ tra gruppi di pusher nordafricani, padroni assoluti dello spaccio al minuto? E poi di quelle a colpi di bottiglia con le ricadute dirette sulle vittime e collaterali su turisti, residenti e passanti nella via del teatro storico di Firenze.

Due episodi la notte dell’ultimo dell’anno. Nell’ordine – si fa per dire – all’1,30 in via Verdi e dopo le 4 in via Ghibellina.

Il primo: un marocchino di 40 anni accoltellato. Il secondo: un tassista, Fabrizio Conti, 49 anni, sul suo taxi con due clienti, turisti da portare in albergo in zona Gavinana dopo il brindisi all’anno che verrà. Un nordafricano ’impegnato’ in un’altra rissa è uscito strafatto da un locale – così ha raccontato Conti – e gli ha frantumato una bottiglia sul cofano.

Torniamo per un attimo al ferimento del marocchino. L’ennesimo. Si è temuto per la sua vita, la polizia ha subito preso in consegna l’episodio, poi per fortuna dall’ospedale sono cominciate ad arrivare notizie più rassicuranti sul suo stato: è fuori pericolo. Sul posto o lì vicino gli agenti hanno intercettato un minorenne, ha cercato di sottrarsi al fermo. Aveva un non meglio specificato coltello; perciò è stato denunciato per resistenza, porto abusivo di oggetto atto a offendere e lesioni. E’ coinvolto, ’sa’, ma la polizia vuole stabilire con esattezza fino a che punto c’entri; se il giovane insomma è stato lasciato sul posto da complici più grandi di lui, come ‘vittima sacrificale’ vista l’età e le poche conseguenze.

Il tassista Fabrizio Conti, 49 anni, aggredito dopo le 4 in via Ghibellina, mentre in macchina portava due clienti, due turisti, a destinazione.

"E’ accaduto tutto così all’improvviso, all’angolo con via delle Seggiole. Questo maghrebino protagonista di un’altra rissa non sapendo chi colpire a bottigliate ha scelto di tirare un colpo sul cofano del mio taxi, fracassando la bottiglia. Ho pensato di reagire – ha detto Conti – poi ha prevalso la ragione. Per di più avevo clienti a bordo. Loro mi hanno espresso la solidarietà". Le sono mai capitati episodi analoghi? "Ne conoscono per sentito dire, qualcosa ho visto. Ma le dico una cosa: io sono di Torino, ho lavorato per quindici anni nel capoluogo piemontese, da tre vivo e lavoro a Firenze. Ma è la prima volta in tutti questi anni che mi capita una cosa del genere. Si dirà: tutto è andato bene. Ma basta un attimo perché vada tutto male. Non si può assolutamente minimizzare. E vi voglio raccontare anche un’altra cosa: la notte dell’ultimo dell’anno la città mi è parsa in molte zone del centro almeno dominata da ‘squadriglie’ di 20 extracomunitari, si muovevano a branchi...Mi sa peraltro che una circostanza del genere si verifichi molto più di frequente di quanto non si creda..."

giovanni spano