REDAZIONE FIRENZE

Ristoranti, sì all’asporto

Positivi i commenti delle categorie: sanificazione dei locali con procedure più semplici per i titolari

Distanza di sicurezza uguale per tutti gli esercizi commerciali, possibilità di sanificazione ‘in proprio’ dei locali e servizio di asporto dei ristoratori. Sono le misure contenute nell’ordinanza del presidente della Regione Enrico Rossi più apprezzate da Confcommercio e Confesercenti Toscana. "La distanza sociale, stabilita in 1,80 metri, è per noi molto impegnativa, difficile da far rispettare – commentano Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, e Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana – ma è la stessa per tutte le tipologie di attività e quindi poco contestabile". Apprezzabili anche "i chiarimenti circa il concetto di ‘sanificazione’, effettuabile anche dai responsabili di ogni esercizio, con prodotti normalmente in commercio e documentabile con semplice autocertificazione" e "il ricorso all’autocertificazione per la determinazione delle condizioni di salute del dipendente, che deve presentarsi al lavoro solo se non ha febbre o sintomi".

Particolare soddisfazione delle associazioni di categoria, infine, per l’autorizzazione all’attività di asporto per i ristoratori. "Si tratta – affermano Gronchi e Lapini – di un risultato importante, non solo in prospettiva della ripresa delle attività di somministrazione quanto, fin d’ora, in questa fase di chiusura dei ristoranti, che così potranno lavorare anche con la consegna del prodotto direttamente al cliente. Che, dietro appuntamento e quindi senza assembramento, potrà presentarsi a ritirarlo". Infine, plauso di Confcommercio e Confesercenti per l’impegno preso dal governatore di procedere nella prossima ordinanza ad autorizzare le attività di vendita di calzature per bambini e dei fiori. Il che, dicono i presidenti Lapini e Gronchi, "riequilibra una situazione di discriminazione tra diverse attività del commercio".

mo.pi.