REDAZIONE FIRENZE

Ritorno al passato Velox arancio shocking

Il Comune attiverà di nuovo e in buon numero i colonnini antivelocità

Ritorno al passato Velox arancio shocking

Le colonnine arancioni da autovelox potrebbero presto arrivare anche sulle strade di Fiesole per funzionare davvero. "Abbiamo fatto richiesta un mese fa e siamo in attesa di risposta. Non credo ci saranno problemi al via libera – conferma l’assessore Iacopo Zetti –. Una volta ottenuta l’autorizzazione, questa strumentazione può essere utilizzata per le rilevazioni senza il presidio della polizia, che invece è necessario in caso di postazioni mobili. E’ nostra intenzione quindi utilizzarle".

La notizia è arrivata durante l’ultimo consiglio comunale grazie all’interrogazione sulla sicurezza stradale, che è stata presentata dai banchi dell’opposizionedal consigliere Fabrizio Baroncini di Fiesole Europa. I box arancioni recentemente hanno fatto il loro debutto anche sul Comune di Vaglia, proprio al confine con il territorio fiesolano. Quattro le postazioni installate, sulle vie Faentina e Bolognese. L’utilizzo di questi box è infatti ormai frequente in molti Comuni. In uso ci sono colonnine di varie forme e dimensioni. Nella quasi totalità sono inattivi, si tratta infatti di semplici scatole vuote. Quindi, è opinione comune che questi box siano in pratica finti e siano semplici spauracchi per invitare chi guida a rallentare. Ma non sempre è così. La legge dice che l’autovelox arancione può essere in realtà attivo se c’è l’autorizzazione del prefetto. Ed è quella che ha richiesto il Comune di Fiesole.

Concordata la posizione e installata l’idonea segnaletica, la polizia municipale di Fiesole potrà quindi utilizzare le singole postazioni a rotazione, così come accadeva in passato. Le ‘scatole vuote’ per ospitare gli autovelox sulle strade fiesolane hanno una lunga tradizione. La loro comparsa avvenne nel 1997, quando il Comune (primo in Toscana) arrivò a disseminare sul territorio ben dodici box, che venivano utilizzati rotazione per rilevare gli eccessi di velocità. Le altre postazione invece fungevano soltanto da deterrente. Progressivamente, di pari passo con il cambio della normativa, le postazioni sono state rimosse. Oggi ne sopravvivono tre. Ma le cose, appunto, potrebbero presto cambiare radicalmente.

Daniela Giovannetti