OLGA MUGNAINI
Cronaca

Ritrovati gli occhi d’argento di Cosimo

Bargello: intervento al busto monumentale di Benvenuto Cellini per il prestito al Metropolitan Museum di NY

La restauratrice Ludovica Nicolai al lavoro

di Olga Mugnaini

In una lettera a Cosimo I, Benvenuto Cellini si compiace di aver realizzato una testa dove "è similitudine abbundantissima, e accordata coll’alta maniera degli antichi, e datogli l’ardito moto del vivo, piena di diversi e lascivi adornamenti, e diligentissimamente lavorata". Insomma, secondo lui il ritratto che il Granduca gli ha commissionato è venuto bene. E come facevano gli antichi, anche lui, per rendere l’espressione più viva e scintillante, ha provveduto a colorare gli occhi della scultura con un bel color argento.

A quasi cinquecento anni di distanza, quello sguardo magnetico è riemerso, raccontandoci segreti e alibiltà degli artisti e delle botteghe fiorentine.

Il busto monumentale in bronzo, realizzato dal Cellini tra il 1545 e il 1548, è uno dei capolavori conservati al Museo del Bargello. E in vista di un suo viaggio negli Stati Uniti, si è provveduto a un specie di make up, da cui sono venute importanti novità.

Durante il restauro sono emersi infatti gli occhi color ghiaccio di Cosimo I de’ Medici, che ne restituiscono lo sguardo intenso e fiero del duca, reso ancor più sorprendente dal ritrovamento della lamina d’argento che ricopre gli occhi.

Iniziato ad aprile, l’intervento è stato concluso in tempo per consentire al bronzo del Cellini di andare in prestito al Metropolitan Museum di New York e per la mostra tutta dedicata alla celebre dinastia fiorentina: The Medici: Portraits and Politics, 1512-1570, in programma dal 26 giugno all’ 11 ottobre.

Affidato alla restauratrice Ludovica Nicolai, l’intervento prevedeva inizialmente la sola rimozione di alcuni prodotti di corrosione della lega formatisi all’interno del busto. Nell’occasione, stimolata da un’ipotesi lanciata dalla critica, la restauratrice ha pensato di procedere ad un piccolo saggio sulla superficie degli occhi, per verificare se fosse stata realizzata in argento.

"Il tentativo ha dato subito un risultato emozionante – ha spiegato Ilaria Ciseri, curatore delle collezioni del Bargello, che ha seguito il restauro –. Sotto uno strato scuro e compatto è infatti emerso il chiarore di un metallo di colore diverso dal bronzo e in breve si è accertato che era proprio argento. Cellini aveva dunque adottato una tecnica usata fin dall’antichità per impreziosire i volti delle sculture, inserendo lamine d’argento all’interno degli occhi". Nei secoli successivi, forse tra Sette e Ottocento, era poi stata stesa una patinatura scura per uniformare cromaticamente gli occhi alla superficie bronzea del busto.

Cosimo I fu ritratto dal Cellini negli stessi anni in cui l’artista lavorava al Perseo di piazza Signoria. E viene raffigurato con una corazza ricca di decorazioni, in cui lo scultore dimostra la sua raffinata abilità di orafo: al centro è il volto di Medusa, simbolo rinascimentale di potere militare e divino, e in fondo al petto è il Toson d’Oro, l’onorificenza cavalleresca che Cosimo aveva ricevuto nel 1545 dall’imperatore Carlo V.

Col restauro, finanziato in parte dal Metropolitan Museum di New York, Cosimo I riacquista ora tutto il suo appeal anche per gli americani. Non a caso, Keith Chistiansen, del Metroplitan Museum of Art, ha dichiarato che il museo "è lietissimo di poter presentare, in occasione della mostra dedicata alla ritrattistica fiorentina sotto Cosimo I de’ Medici, la scoperta clamorosa che gli occhi del busto in bronzo del duca Cosimo sono argentati. Scoperta che rinforza l’effetto dello sguardo terribile e afferma l’eredità dell’antichità romana".