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Rivoluzione Camera di commercio. Le categorie blindano Manetti

Il presidente del Mercato di San Lorenzo candidato unitario di Confcommercio, Confesercenti. Cna e Confartigianato. Appoggio degli agricoltori. Si allontana il terzo mandato per Bassilichi.

Rivoluzione Camera di commercio. Le categorie blindano Manetti

Un incontro tra il presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, e i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato si è tenuto ieri mattina per anticipare quello che oggi diventerà ufficiale: la presentazione di un candidato alternativo per la presidenza della Camera di commercio e, soprattutto unitario. Dopo mesi, anni di dissidi commercio e artigianato vanno a braccetto.

La mossa a sorpresa arriva dopo giorni in cui sembrava confermata la rielezione di Bassilichi, espressione di Confindustria e recentemente riconfermato vicepresidente nazionale di Unioncamere. Le quattro associazioni, rappresentanti del commercio e degli artigiani, hanno lavorato invece silenziosamente per trovare un accordo e presentare un proprio candidato in contrapposizione a Bassilichi. "Una proposta – scrivono in una nota congiunta – che si pone come attuativa di un’importante alternanza democratica dopo dieci anni di presidenza espressione dell’industria". In caso di mancata rielezione, Bassilichi perderebbe anche la carica di vicepresidente nazionale di Unioncamere, che decadrebbe infatti automaticamente. Il nome del candidato alternativo all’attuale presidente della Camera di commercio sarà ufficializzato oggi. E’ più che probabile si tratti di Massimo Manetti, presidente di Promofirenze e del Consorzio del mercato centrale. Manetti gode di ottimi rapporti con tutte le associazioni di categoria ed è apprezzato sia dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che dall’ex sindaco e attuale europarlamentare, Dario Nardella. Da anni Manetti lavora per la crescita del mercato di San Lorenzo, che celebra quest’anno i suoi 150 anni, e sta promuovendo la costituzione di un’associazione storica dei mercati di tutto il mondo, da Tokyo a Parigi, passando per Berlino e, appunto, Firenze, riconosciuta dall’Unesco. Il nome non è confermato né smentito dalle quattro associazioni sostenitrici: tutte con le bocche cucite, anche in Confindustria, da dove arriva un secco "no comment". Il presidente, comunque, deve essere eletto tra i 25 consiglieri camerali e tra questi c’è anche Manetti. Ci saranno i numeri per farlo eventualmente diventare, lui o chiunque sia il candidato, presidente della Camera di commercio di Firenze per il prossimo quinquennio? Non è certo almeno alla prima o seconda votazione, che si terranno oggi. In entrambi i casi, infatti, per eleggere il presidente serve una maggioranza qualificata di due terzi dei consiglieri, ovvero 17 voti su 25. Le quattro associazioni di categoria possono contare sicuramente su 13 voti: 8 dal commercio e 5 dagli artigiani. Avrebbero anche l’appoggio degli agricoltori e quindi si sale a 14 e sembra che a conti fatti arrivino a 17 ma si vedrà oggi. Bassilichi può contare sicuramente sui 6 voti dell’industria. Se le prime due votazioni non saranno sufficienti, anche i ’soli’ 14 voti delle associazioni di categoria potrebbero bastare per il terzo spoglio che richiede una maggioranza semplice e che deve avvenire entro 15 giorni. "La nostra visione - scrivono nella nota congiunta Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato - comprende un impegno concreto per la crescita delle realtà produttive del territorio, con un’attenzione particolare ai settori dell’artigianato e del commercio, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia fiorentina". "Siamo fiduciosi - concludono - che, se incontrerà il consenso, questa nuova proposta possa portare una ventata di rinnovamento e crescita per tutte le imprese del nostro territorio".

Monica Pieraccini