Firenze, 26 dicembre 2024 – Addio al professore Roberto Maestro. Aveva 94 anni ed è scomparso nel giorno di Natale. Disegnatore, architetto, insegnante, scrittore è stato punto di riferimento per generazioni di studenti. Insegnò per quattro anni al liceo artistico di Firenze e divenne nel 1968 professore incaricato nella Facoltà di Architettura di Firenze.
A darne notizia è l’Accademia delle arti e del disegno, presieduta da Cristina Acidini, con un testo che ripercorre la vita dell’accademico. “Maestro era nato l'11 novembre 1930 a Sesto Fiorentino (Firenze) figlio del medico Leone Maestro junior e di Anna Sarti. Visse tra il 1938 ed il 1944 il periodo delle discriminazioni razziali, essendo il padre ebreo. Si scrisse alla Facoltà di architettura partecipando, in quegli anni, come illustratore, al periodico “La scena illustrata” e frequentando la galleria “Numero” di Fiamma Vigo dove seguì i dibattiti fra pittori astrattisti e neorealisti.
Si laureò a Firenze nel 1957 con Adalberto Libera e Ludovico Quaroni. Successivamente Maestro si trasferì a Roma come addetto alla direzione lavori del cantiere per la costruzione della sede del nuovo Ministero della Sanità all'EUR. Dopo la chiusura del cantiere all'EUR, entrò a far parte di un gruppo di aiuto tecnico ai paesi in via di sviluppo. L'esperienza africana permise a Maestro di studiare tecniche per costruire case a basso costo e per produrre oggetti di uso comune dal design raffinato. Al rientro in Italia Ludovico Quaroni lo invitò a collaborare alla redazione di un progetto per la creazione di un villaggio turistico a Punta Ala (il Gualdo). Maestro partecipò successivamente con il gruppo di Quaroni, o da solo, a numerosi concorsi. Rientrato a Firenze diventò prima assistente di Leonardo Savioli e successivamente di Domenico Cardini.
Il libro di poesie "Studente amore mio" è testimonianza della complessa esperienza di docente vissuta da Maestro in quegli anni. Contemporaneamente alla carriera universitaria continuò l’attività professionale partecipando principalmente a concorsi di progettazioni.
Fra le sue realizzazioni più importanti si possono citare il restauro e la trasformazione del carcere di Santa Verdiana a Firenze in sede della Facoltà di Architettura, la costruzione del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche a Sesto Fiorentino, l’edificazione del Quartiere Casilino a Roma e del liceo Gramsci a Firenze.
Negli anni Settanta, rispondendo all'invito di Bruno Zevi agli architetti italiani per un loro impegno politico in prima persona, Maestro si iscrisse al Partito Socialista, rimanendovi fino al 1981. Diventò quindi consulente per la Regione Toscana in problemi di pianificazione e di progettazione urbanistica e costituì un gruppo interdisciplinare con il quale elaborò il primo studio per suddividere il territorio toscano in zone economiche di programma. Successivamente venne incaricato, insieme agli architetti Romano Viviani e Silvestro Bardazzi dello studio di un piano per coordinare gli interventi urbanistici nell'area fiorentina e pratese (P.I.F. - Piano Intercomunale Fiorentino). E ancora negli anni successivi ebbe analogo incarico per coordinare i comuni del Valdarno di Sopra.
Nel 1980, Maestro divenne professore di ruolo ed entrò a far parte del consiglio della Facoltà d'Architettura di Firenze. Continuò a insegnare fino al 2000. Come supporto all'insegnamento pubblicò una guida alle esercitazioni di disegno con l'intento di suggerire nuovi modi per la didattica propedeutica alla progettazione. Negli anni Novanta del Novecento pubblicò un diario nella rivista fiorentina "Professione Architetto" sotto lo pseudonimo Bob Teacher in difesa del carattere e dello stile di Firenze. Fu eletto Accademico d’Onore dell'Accademia delle Arti del Disegno nel 1997 divenendo Corrispondente nel 2001 ed Ordinario 2008”.